(Questo post è stato aggiornato il 6 giugno 2018).
Probabilmente, questo post suonerà ridicolo ai più. Ma da quando in Italia è sbarcato Amazon.it, acquisto lì i libri che mi servono. Oltre alla Libreria Economica di Savona, certo. Eppure mi sono domandato se ha senso (o meglio: se ha più senso) comprare su IBS.it, invece che su Amazon. Ci ho pensato su per un bel po’ e alla fine sono arrivato alla conclusione. Se ti fa piacere conoscere le mie conclusioni, continua a leggere.
Nessuna crociata
Prima di procedere: non ho intenzione di lanciare crociate, non mi interessano, non ne sono il tipo. Amazon è troppo grande, e non si può farne a meno. Alla fine che ti piaccia o no, si finisce sempre per comprare qualcosa proprio lì. Anche se non vorresti. Ma ha tutto, Amazon.
Io ho smesso però di acquistare i libri digitali sul sito del gigante di Seattle; e questo succede da un bel po’ di anni, in realtà. Solo ogni tanto, se un titolo che mi interessa è disponibile solo lì, allora mi rassegno.
Su Amazon compravo solo i cartacei, sino a qualche tempo fa. Poi, ho scelto.
Sì, Amazon conviene. Però…
Quando arriveranno i prezzi “veri” su Amazon?
Su Amazon trovi di tutto e di più. A prezzi molto convenienti. Le persone planano su quel sito e comprano perché a tutti (anche a me), piace risparmiare. Ma gli analisti finanziari (quelli che tu consideri noiosi) da un pezzo si fanno una domanda, e si sfregano le mani in attesa che la risposta si concretizzi. Anche gli azionisti di Amazon se le sfregano, ma per altre ragioni: le prospettive di guadagni stratosferici.
E la domanda è: Quando arriveranno i prezzi “veri” su Amazon?
E già. Perché quelle belle cifre basse che vedi e che ti fanno tanto brillare gli occhi: non sono i veri prezzi. Quelli veri, arriveranno. Quando? Quando la concorrenza sarà stata annichilita, o almeno resa innocua. Molto innocua. E tu, e gli altri clienti, si guarderanno attorno (quei pochi che se ne accorgeranno, però), per scoprire che non sarà rimasto granché. Le alternative: andate.
Io ho lavorato nel commercio e so come i grossi gruppi della GDO (Grande Distribuzione Organizzata) lavorano. Dovresti saperlo anche tu. Prezzi bassi per un po’, per attirare i clienti (e sbaragliare la concorrenza). Ma i prezzi bassi, innanzitutto, sono “prezzi civetta”: attirano, e basta. Sanno, chi li pratica, che i clienti non si limiteranno MAI a comprare solo la merce in offerta. MAI. Compreranno un po’ di merce scontata, e un sacco di merce a prezzo pieno. E il guadagno è assicurato.
Amazon fa così, ma ha fatto anche qualcosa di meglio (per lui): Amazon Prime. All’anno paghi una cifra fissa (di recente è stata portata a 36 euro), e hai diritto a ricevere la merce che ordini sul sito senza spese di spedizioni. Lo scopo di questo servizio? Ti ricordi tutte quelle volte che su Amazon vedevi certi prodotti, e non li compravi perché non ne valeva la pena (c’erano le spese di spedizione)? Ecco: l’alibi che ti impediva di “buttare i soldi” in acquisti piccoli e/o poco utili è caduto, con Amazon Prime.
Non solo: se ti leghi ad Amazon in questo modo, tu non frequenterai più gli altri store; o lo farai molto meno.
Amazon quindi vince (almeno) due volte. Vale a dire: ti fa spendere di più (facendoti anche passare più tempo sulle sue pagine); e ti allontana dalle alternative. Allontana dagli altri siti di vendita online (libri o elettronica che sia), un sacco di clienti, per farseli “amici”.
E tu sei certo di vincere?
Le tasse: dove finiscono?
Ribadisco il concetto: odio le crociate. A me interessa riflettere, avere tutte le indicazioni e poi, solo dopo, prendere le decisioni più opportune. Continuo a comprare su Amazon; ma adesso se devo acquistare dei libri cartacei (perché purtroppo non c’è la versione digitale), scelgo IBS.it.
Amazon.it ha la sede in Lussemburgo, IBS.it a Milano, quindi è Italia al 100%. D’accordo il risparmio, ma ha senso prediligere un servizio “straniero” a quello italiano (identico come qualità), solo per il prezzo? E come non vedere negli sconti anche un riflesso di una legislazione fiscale più favorevole?
Lo so, è colpa dello Stato italiano rapace che mette i bastoni tra le ruote alle aziende, eccetera eccetera… Però questa è una giustificazione che mi lascia l’amaro in bocca. E che non mi convince.
Certo: i libri su IBS sono leggermente più cari rispetto ad Amazon. Leggermente. E il servizio? Sino a ora non posso che essere soddisfatto. Non vedo molta differenza. Mai avuto problemi con Amazon, mai con IBS. Ma credo che acquistare su IBS sia decisamente meglio.
E tu che ne dici?
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Io cerco di non comprare da Amazon perchè non è salutare che una singola anzienda sia così grande; poi trattano male i loro impiegati, e dettano prezzi ai loro fornitori, non pagano le tasse la dove vendono la merce. Meglio pagare un po’ di più e comprare altrove, magari in un negozio locale.
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Io ormai cerco di evitare Amazon, anche se non è facile. I libri (cartacei), li prendo su IBS. Spero che loro le tasse le paghino in Italia.
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“Amazon è troppo grande, e non si può farne a meno. Alla fine che ti piaccia o no, si finisce sempre per comprare qualcosa proprio lì. Anche se non vorresti.”
Scusami, ma questa mi sembra un po’ una giustificazione del tipo “Tanto lo fanno tutti quindi perchè solo io no?”
Io non uso mai Amazon. E’ vero che è comodissimo e si trova tutto, nessuno dice il contrario, e non dico che sia fattibile per tutti quanti evitare di usarlo (penso alle persone che magari non hanno un’auto per spostarsi o hanno problemi fisici o ancora non hanno tempo per girare in città o fuori per trovare ciò che gli serve, ecc.)… però se proprio si desidera evitare di usarlo si può riuscire. Questa è la mia personale opinione, ovviamente.
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La mia era una constatazione. Amazon esiste, è grande. Se ne può fare a meno? Concordo. Esistono altri siti che io utilizzo (ma Amazon spesso è un gradino sopra di essi, purtroppo).
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