La strada per Los Angeles, prime impressioni


Da qualche giorno leggo John Fante, il suo “La strada per Los Angeles”.
Lo trovo eccessivo. Voglio dire: se lo leggo con occhi americani, ne ricavo l’immagine stereotipata del “solito” italiano sbruffone, spaccone, sopra le righe a tutti i costi. E questo non mi piace.

Qualcuno potrebbe chiedere: “Sei americano?”. No: però non riesco ad appassionarmi ad Arturo Bandini che spara ai granchi, fa a pezzi le riviste nella vasca da bagno, eccetera eccetera. È proprio lui che non amo. Se fosse meno caricatura e più persona, lo troverei ottimo. Per fortuna Fante sapeva il fatto suo, e con questo libro ha dipinto un quadro dell’America di quegli anni, energico e maledettamente convincente.

Ma Bandini…

4 commenti

  1. Non credo che l’intento di Fante fosse quello. Arturo Bandini può risultare ‘sopra le righe’ ma John Fante non è solo Bandini. È molto altro. E c’è un altro libro che mi è piaciuto molto ma ora non ricordo il titolo. Non credo sia ‘Chiedi alla polvere’… devo investigare.
    Però Fante è da leggere.
    (e magari anche Fanti). beh, non potevo perdere una simile occasione 😉

    "Mi piace"

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