La mossa vincente di chi vuole scrivere è spegnere la televisione.
Non sto dicendo che la TV non valga nulla – serve se non altro come narcotico.
Questa affermazione è di John Gardner, che fu insegnante di scrittura di Raymond Carver; nonché autore di un libro fondamentale per chi scrive. Leggi cosa penso de Il mestiere dello scrittore.
È curioso notare come buona parte degli autori abbia sempre un giudizio al vetriolo nei confronti del mezzo televisivo.
Niente male come orrore la televisione.
Questo invece era il giudizio di Flannery O’Connor.
E Stephen King:
Avete fatto saltare in aria il televisore
Niente di personale. Ma la realtà che esce dallo schermo piatto, è piatta. Raccontare storie, comunicare, significa ricordare che la scrittura non è riproduzione della realtà, né tanto meno della realtà propinata dalla televisione. Che è alterata, filtrata, manipolata dalla pubblicità, e da altri attori che agiscono dietro le quinte.
In una fila alle poste c’è più vita che in 24 ore di televisione.
Se il tuo scopo è scrivere, e adori quella che lo schermo regala, sei nei guai fino al collo. Come? Ah, che il linguaggio televisivo è utile perché in questo modo entri in sintonia col pubblico? E il tuo linguaggio? La tua voce?
Ma forse sei così trasparente da non possedere niente del genere.
Prima la storia, poi il lettore
Quanto è vero!
In una fila alle poste c’è più vita che in 24 ore di televisione. Sì, perfetto, Marco!
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E si incontrano dei tipi, in fila alle poste…
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Sono d’accordo, ma penso che la tv serva anche a capire: come nelle letture ‘non buone’ che ti aiutano a evitare qualche errore, ti può mostrare la faccia meno positiva della società. tToppa tv nuoce alla scrittura, anche perché ti toglie tempo, ma ogni tanto bisogna guardarla per rendersi conto di dove stiamo andando.
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Vero. Anche se ho qualche idea su dove stiamo andando, e non è che mi piaccia!
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Allora non sono l’unica 🙂 conduco da anni una personale campagna anti-televisione. Mi riempie la testa di spazzatura appena la guardo. Se devo sapere le notizie, mi compro un giornale (ogni tanto, perchè anche quelli diventano vacui oltre una certa misura, e più che comunicare insabbiano le notizie).
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Compri ancora giornali? Incredibile: pensavo non lo facesse più nessuno 🙂
Be’ anche io ne compro uno: Le Monde, al venerdì. Ma solo per darmi un tono 😉
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Beh, la carta scritta ti permette di guardare le informazioni con occhio critico… è più facile capire quando ti prendono per i fondelli 🙂 (e succede spesso purtroppo.) Io leggo quello che comprano i “padroni di casa”, ma ogni tanto cedo all’Internazionale.
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Anche la carta stampata può prenderti in giro… Per esempio nascondendo certe notizie (Ebola), oppure facendole diventare “importanti” solo a determinate condizioni. Forse Internazionale permette uno sguardo più ampio a cosa succede nel mondo.
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