Autore indipendente: 4 punti fondamentali


editore di se stesso

 

Ci sono alcune cose che un editore di se stesso deve sapere, quando decide di compiere un simile passo. Ormai è evidente anche ai sassi che l’autopubblicazione è qui che restare, e i piagnistei che si sentono stanno perdendo fascino, e volume.

Per questa ragione devi sapere che:

  • Devi costruire una piattaforma.
    Un editore di se stesso, deve rendersi conto alla svelta che la sua condizione gli impone una strategia che si estenderà negli anni a venire. Anche se deciderà un giorno di firmare un contratto con una casa editrice, non potrà “tirare i remi in barca”. Di certo, non aver provveduto a creare un blog, e una base di fans grazie alla reti sociali, lo renderà meno interessante agli occhi di un editor o editore. Se una di queste figure deve scegliere se investire su uno che non ha una piattaforma di fans, e uno che al contrario ce l’ha: secondo te su quale dei due cadrà la scelta? Come? Il talento? Fondamentale: ma non basta.
  • Una volta pubblicato, il tuo lavoro è appena iniziato.
    In realtà, come scrivo spesso, il lavoro deve cominciare prima della pubblicazione dell’ebook, molto prima. Ma di certo quando il libro è fuori, il tuo lavoro deve proseguire. Il bello della pubblicazione digitale, è che il lancio, la pubblicità, non si esauriscono nella prima settimana. Questo succedeva con l’editore tradizionale, e se il tuo libro non ingranava, ahi, ahi, ahi. Si passava a quello successivo e tu diventavi quello scomodo (per l’editore). Perché su di te aveva investito, e non c’erano i profitti. Un ebook, finché tu non lo togli dalla vendita, può sempre ripartire. Ogni giorno è il giorno buono per il rilancio.
  • Impara l’arte della conversazione.
    La rete è conversazione: punto. È un’arte e la puoi (meglio: la devi) imparare. Non fare quella faccia, perché allora significa che vedi l’impegno come editore di te stesso troppo gravoso. E allora, lascia perdere. Non dico che debba essere la tua ragione di vita, ma devi divertirti, questo sì. E se è un divertimento allora imparare, tenersi aggiornati, conversare sulle reti sociali, dovrebbe essere naturale come lavarsi la faccia al mattino.
  • Navighiamo verso la storia.
    Questo lo diceva Sean Connery nel film “Caccia a ottobre rosso”. Ecco, l’idea che stai prendendo parte a un cambiamento (stavo per scrivere rivoluzione, ma lo leggo ovunque ormai, anche per i fazzoletti di carta) di dimensioni notevoli, dovrebbe spingerti a lavorare sodo e bene. Non affermo affatto che vivremo tutti alla grande, e vinceremo un sacco di Nobel e premi Campiello. Ma che costruire una base di 1000 fans, è realistico. Se ci credi e lavori per quello scopo.

Come dici? Tutto qui? No: i punti fondamentali sono parecchi di più. In realtà, ciascuno di quelli elencati contiene al suo interno un mondo. Ma tocca al singolo esplorare…


Prima la storia, poi il lettore

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.