Non ho niente contro Pages, il programma di videoscrittura di Apple che uso da quando è stato presentato. Ne sono soddisfatto, non ha la spaventosa barra degli strumenti di Word, tanto per iniziare. Ha solo un difetto: non apre né esporta in .odt, il formato utilizzato invece da LibreOffice. E mi sono domandato: non è meglio ricorrere alla suite Open Source più celebre al mondo? Chi scrive, non dovrebbe usare LibreOffice?
Ci sono diverse buone ragioni per usare LibreOffice, e una è la seguente.
Un’immagine vale più di 1000 parole
In realtà le immagini sono tre. La prima rappresenta un file .docx che come forse un po’ tutti sanno, è di Word, il programma di videoscrittura di Microsoft. La versione di Office che io possiedo è vecchia, lo ammetto (del 2008), però temo che la faccenda non sia cambiata.
Ecco il file in .docx: 496 KB.
La seconda schermata raffigura invece un file che usa .odt, il formato di LibreOffice (ma anche di OpenOffice e NeoOffice). L’aspetto interessante risiede nella dimensione, o peso, che questo file ha: 25 KB. E si tratta del medesimo file. Lo stesso.
C’è da chiarire questo: che se il file venisse prodotto con .doc invece di .docx, la faccenda sarebbe leggermente peggiore. Basta guardare questa terza immagine.
È vero: si tratta di un aspetto poco importante in apparenza, perché ormai i dischi rigidi hanno dimensioni ragguardevoli (1 TB); tuttavia una domanda sorge in maniera del tutto naturale.
Per quale motivo 4 pagine di testo in Helvetica dimensione 18 e interlinea 1,5, devono avere una tale difformità? Stesse parole, stesso font. Adesso arriva la spiegazione.
Il fatto è che LibreOffice usa il formato XML che produce file molto compressi e leggeri; senza compromettere la qualità del file, ovviamente, né la leggibilità. E non si capisce affatto perché del puro testo (niente immagini o file mp3), debba ingrassare così tanto se per produrlo ricorro a Word.
Aggiungiamo a questo un fatto da non sottovalutare: sei certo che tra 10 anni i tuoi file in .doc si potranno aprire? Chi te lo garantisce, Microsoft? Io ho dovuto esportare in formato puro testo dei file in word prodotti con la versione 2004 di Office per Mac, perché quella del 2008 non li apriva più. Erano passati 4 (quattro) anni.
Word! Tutti lo vogliono!
È vero, tutti vogliono Word. Ovunque ci sia del testo alla fine la richiesta è una e solo una: “Si prega di inviare in .doc”.
Be’, tu però puoi scaricare LibreOffice, compatibile con Mac, Windows e Linux e darci un’occhiata. Ricorda che questa applicazione è gratuita e Open Source (le donazioni sono benvenute). Significa che chiunque può metter mano al codice sorgente (purché sappia dove mettere le mani, certo). E quando un codice sorgente è alla portata di chiunque, non solo di un’azienda che ne decide futuro e sorte, hai la ragionevole prospettiva che i file prodotti oggi saranno accessibili anche tra 60 anni. Pensa ai tuoi biografi, o scrittore! Vuoi che ti maledicano perché hai usato Word e la loro versione non apre i tuoi preziosi inediti?
Tutti lavorano con Word, però chiunque può cominciare a usare adesso LibreOffice, e parlarne in giro (come faccio io con questo post). E non scordiamo che LibreOffice permette di esportare in Word, se proprio è necessario. E di aprire file .doc o .docx.
Come dici? Che tu hai bisogno però di quei programmi come Scrivener o StoryMill per creare schede, scene e via discorrendo? Capisco. Io, mestamente, mi rendo conto che non fanno per me.
Mi pare che sia meglio creare un file per ogni scheda del personaggio, quindi LibreOffice potrebbe essere l’uovo di Colombo. Non è perfetto, ci mancherebbe, ma ha alcune cicche interessanti. Magari ne riparlerò in futuro, chissà.
La domanda delle 100 pistole
Hai mai usato LibreOffice? Che cosa ti trattiene dal creare le tue opere con questa suite Open Source?
Prima la storia, poi il lettore
[…] Ricorda che questa applicazione è gratuita e Open Source (le donazioni sono benvenute). Da Perché usare LibreOffice? di Marco Freccero (Certi Racconti sono un tiro […]
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Di solito uso word: in passato ho utilizzato anche la suite openoffice, che mi sembrava di qualità nettamente inferiore, sinceramente non comparabile.
Visto però che penso di abbandonare windows, quasi sicuramente inizierò a farmi una cultura di LibreOffice… 😉
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A me pare che LibreOffice abbia fatto un bel passo in avanti, dalla sua nascita dovuta al “divorzio” da OpenOffice. Non mancano i difetti, certo: a me non piace l’idea di “suite” con dentro tutto. Programma di videoscrittura, foglio di calcolo, applicazione per le presentazioni, database… Preferirei che ci fosse la possibilità di scaricare solo quello che serve, quando serve. E a volte scovare certe funzioni è poco intuitivo.
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Come ogni programma ha la sua logica, ma è questo il bello, quando capisci la meccanica, non ci sono più barriere!
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Ti dirò fino a qualche mese fa usavo proprio libreoffice. Leggero, stabile e compatibile con ogni file. Purtroppo per lavoro, gente simpatica, clienti simpatici, mi hanno passato il materiale per il catalogo da impaginare con publisher.
Un disastro. Già il programma nativo è un delirio, figurati aprirlo con un programma open. Mio malgrado ho dovuto comprare microsoft office, ma il mio racconto continuo a scriverlo in odt, da tablet: openlibreoffice. Lo adoro e con gli ultimi aggiornamenti hanno anche irsolto alcuni bug veramente odiosi.
Ho notato che l’ultima versione di microsoft office apre anche gli odt. Meglio così 🙂
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Sì, sembra che stiano facendo un buon lavoro, e quando un paio di anni fa (se non ricordo male), iniziò l’avventura di LibreOffice a molti sembrò un azzardo. E invece credo che questa suite non abbia mai goduto di così tanto interesse e successo.
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Io uso LibreOffice da anni e ogni tanto dono. Se lo meritano. Qualche bug c’è, cose minime. Certo su Mac il rendering dei font non è il massimo, ma ho idea che sia una cosa di Mac e non di LibreOffice.
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Forse su Mac bisognerebbe usare NeoOffice, in vendita sull’App Store a 29 euro, mi pare. Sono 2 ingegneri che da anni realizzano una versione per Mac “open” ma con le caratteristiche della piattaforma Mac (per esempio: la funzione “Versioni” la trovi su NeoOffice, non su LibreOffice).
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L’ha ribloggato su Pensieri nella Nuvolae ha commentato:
Un buon post che sottolinea bene i vantaggi di LibreOffice.
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