Come il blog lavora per te?


cosa fa il blog per te

Una domanda che alcuni si pongono è la seguente: cosa fa un blog per te? E perché dovresti non solo aprirlo, ma pure aggiornarlo con una certa regolarità? Certo, i contenuti sono importanti, eccetera eccetera. Ma è davvero necessario? Non posso restare solo su Twitter? Oppure su Facebook?
Proverò a rispondere, ma come sempre non garantisco alcun risultato!

Da qui all’eternità

Forse esagero, ma di certo quando pubblichi i tuoi contenuti con regolarità sul tuo blog, tu immetti nel grande organismo della Rete qualcosa di “quasi” eterno. Finché tu non deciderai di spegnere il blog, di cancellare i post, tutto resterà online, disponibile. Ogni giorno, per un numero di anni in teoria infinito. Ecco perché i tuoi contenuti devono essere eccellenti: parleranno di te. Tra 5 anni ogni post continuerà a riprodurre la tua voce, il tuo pensiero. Non è come un articolo su un giornale che dopo una settimana non è più disponibile (be’, una volta, prima di Internet, era proprio così).

Creare un blog a cosa serve?

Un cacciatore chiamato Google

Google è un cacciatore ed è a caccia di buoni contenuti. Be’, a dire il vero ho qualche dubbio al riguardo (non vedo tutta questa qualità in giro, e dubito che il motore di ricerca riesca a fatturare così tanto premiando sempre e solo la qualità), ma per un attimo crediamoci. Se i tuoi contenuti sono scritti in modo corretto, sono interessanti, comunicano valore e riescono a innescare una conversazione, Google ti troverà. E la SEO? Certo, sarebbe utile riuscire a conoscere qualcosa di questo argomento ma alcuni tra i siti e i blog più popolari non prestano molta attenzione all’ottimizzazione dei contenuti per il motore di ricerca.

Mostra chi sei

Un blog dovrebbe avere una sezione in cui la persona che lo gestisce si presenta. Bene, fin qui ci siamo. Ma c’è dell’altro, in realtà.
Quando si parla di contenuti di qualità, ci si riferisce alla caratteristica che dovrebbero avere. Vale a dire mostrare la tua voce, chi sei. Non sei un banner pubblicitario, quindi dovresti evitare di ricordare ogni 2 giorni, che hai pubblicato un libro. Come amo ripetere spesso, di voci ormai è pieno il mondo, e spesso sono voci che si assomigliano tutte; e allora alcuni gridano. Lo so che funziona, però è quello che vuoi? Sei uno che grida?
Le persone emergono soprattutto quando smettono di essere la copia sbiadita di qualcun altro, e mostrano quello che sono. Certo, devono essere qualcosa, è consigliato da tutti i manuali della terra avere sopra il collo una testa, e farla funzionare. La testa inoltre ha come scopo quello di dimostrare a te e agli altri che sei un esemplare unico: perché allora andare a rimorchio? Il blog ti permette di indicare non solo che ci sei, ma che sei una persona unica.

Il blog lavora mentre tu ozi

C’è un altro aspetto che occorre ricordare: il blog lavora per te anche quando tu sei in ozio e non fai niente di interessante. Quando dormi, o sei a fare la bella vita in Val di Fassa. I tuoi contenuti infatti, parlano di te anche quando taci, quando sei impegnato altrove. Ecco un altro ottimo motivo per pubblicare solo quando hai qualcosa da dire. Quando non sai che scrivere, salta: tanto se quello che hai pubblicato è di qualità, il silenzio sarà riempito dai tuoi buoni contenuti pubblicati in precedenza. E non mi dire che ti sembra poco!

La domanda delle 100 pistole

Quali sono, secondo te, gli altri punti di forza di un blog? Che cosa è riuscito a fare il tuo blog in favore del tuo marchio?


Prima la storia, poi il lettore

8 commenti

  1. Come sempre sei saggio, scrivi cose giustissime.
    E’ vero che il blog parla di noi, è vero che occorre sincerità e personalità, per quanto mi riguarda il blog mi ha dato la possibilità di fare nuovi incontri e di accrescere il mio naturale entusiasmo, è uno stimolo continuo a fare cose nuove!
    Grazie Marco, buona giornata a te.

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  2. Condivido i dubbi su Google, perché se premiasse solo la qualità starebbe fresco. Certo il blogo parla per me e quindi i contenuti devono rispecchiare chi sono. Però non basta. Si devono rispondere ai lettori che lasciano una traccia e le risposte devono essere intelligenti, per favorire il loro ritorno. Scrivo cose interessanti, risposte banali. Dopo un po’ nessuno passerà. Altro modo è interagire con loro, leggendo i loro contenuti e mettendo commenti appropriati e di buon senso.

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    • I commenti sono la linfa di un blog, senza non credo che sia possibile riuscire a combinare qualcosa. Dipende dal tipo di blog (alcuni, statunitensi, non hanno i commenti), ma se desideri scrivere i commenti ci devono essere per forza!

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  3. Li hai esposti molto bene tu, in questo post. Il blog deve parlare di te anche quando tu non sei presente, vero e deve dire chi sei attraverso ciò che scrivi, non solo attraverso ciò che dici di saper fare. Il blog è una dimostrazione che valga bene a convincere chi legge che le tue non sono solo parole al vento.

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    • Come scrivo spesso: una testa che ragiona fa sempre una buona impressione. E le persone sono alla ricerca di gente che la usi, che non si limiti a cercare di piazzare a tutti i costi la propria merce. Di imbonitori ce ne sono già abbastanza, anche in Rete, meglio allora provare a fare conversazione.

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