6, no, 7 buoni motivi per acquistare “Non hai mai capito niente”


 

nuova copertina non hai mai capito niente

 

Sta per arrivare la mia nuova raccolta di racconti.
Ancora un volta per la pubblicazione mi appoggerò a Streetlib (ex Narcissus), una realtà italiana che lavora bene. Quindi i racconti saranno disponibili su ogni negozio online. Quando? Un poco di pazienza…
Tuttavia, perché non dare un’opportunità ai racconti contenuti in: “Non hai mai capito niente”?

I 5 6 7 buoni motivi

Questi racconti (come i prossimi), fanno parte della Trilogia delle Erbacce, e sono usciti oltre un anno fa. E alcuni lettori coraggiosi hanno lasciato le loro recensioni sui negozi online.

Questo scrive Simone Basso (su iBook Store):

È un libro scritto con grande cura e attenzione per i dettagli. Molto efficace e coinvolgente la narrazione. Sono storie di vita in cui si riconosce il difficile periodo di crisi che stiamo attraversando, tutto raccontato in modo netto, senza eccessi, molto verosimile. Mi è piaciuto molto il modo in cui viene descritto il rapporto di coppia messo alla prova dalle difficoltà delle ristrettezze economiche, con le tensioni e le angosce che ne derivano.

Marco Pini (ancora su iBook Store):

Una lettura coinvolgente, uno sguardo “vero” sulla nostra realtà, con uno stile asciutto, elegante, molto curato. Molto lontano fuori dalla affabulazione a cui siamo abituati, senza indulgenze ma anche con una apertura al buono, al vero, al bello. L’umanità ne emerge così forte e dignitosa da andare oltre alle intemperie e alle miserie in cui si muovono i personaggi dei vari racconti, descrivendo i veri eroi silenziosi dei nostri giorni…

Marina Guarneri (su Amazon.it):

La lettura di questi racconti è un volo basso dentro un’umanità che si affanna a sopravvivere ad una quotidianità fatta di miserie e disagi esistenziali. L’autore si sofferma a sondare le insoddisfazioni di gente che vive la condizione di precarietà dettata dagli effetti devastanti di una crisi economica che toglie lavoro e speranze: sono le storie di modesti lavoratori, con vite ordinarie, figli da mantenere, bollette da pagare; di uomini che vengono licenziati, soffocati dai doveri verso mogli esigenti o deluse e di donne che non si arrendono, che continuano a sperare, a credere che qualcosa, nella loro vita, cambierà.

La vera bravura dell’autore non consiste nella precisa e dettagliata ricostruzione di momenti di vita che potrebbero appartenere a chiunque, ma nella sua capacità di fare entrare il lettore nelle case dei protagonisti, di farlo accomodare a tavola con loro, in cucina o in altre stanze ad ascoltare i loro discorsi, a osservare da vicino la loro quotidianità. E il lettore si sente partecipe dei drammi consumati nel silenzio di vite demotivate, nella perenne attesa di una svolta che cambi il corso delle cose.

Mi hanno colpito lo stile asciutto e il distacco composto con cui l’autore racconta anche le storie più drammatiche come se le mettesse a disposizione di chiunque senza per forza volere suscitare commozione o compartecipazione emotiva.

Sono storie che lasciano aperte molte possibilità, la fine di ognuna di esse non chiude il cerchio, ma tiene aperta una porta verso prospettive che possiamo solo immaginare.

Damiana Atzeni (su Goodreaders):

I tredici (o dodici più uno) racconti contenuti in questo ebook sono lo specchio della realtà quotidiana, attraversata da mille difficoltà quotidiane e dalla crisi, scritti con crudezza e senza un lieto fine che possa rassicurare il lettore, e ben lontano da quello che può essere l’immagine che ognuno di noi ha di Genova e della Liguria in generale. È un bel libro proprio per questo, perché racconta la realtà senza ipocrisia, senza dover per forza cercare il lieto fine, il “e vissero per sempre felici e contenti”. Lo consiglio soprattutto a chi vuole sentirsi raccontare la realtà così com’è, senza falsi buonismi.

Morena Fanti (su UltimaBooks)

Solo l’occhio di uno scrittore attento può cogliere i comportamenti e le amarezze di una società che si sgretola sotto ai nostri occhi e che noi non capiamo a fondo. In questo volume si scoprono cose che ci stanno accanto e che non notiamo. Marco Freccero ce le indica e ci fa riflettere su una società malata di se stessa.
Da leggere per capirci qualcosa.

Giovanni Venturi (su Amazon.it)

Marco Freccero ci accompagna mano nella mano nelle periferie di piccole città analizzando i personaggi e loro storie. Qualcuno perde il lavoro, qualcun altro non riesce ad arrivare a fine mese, ma si prova lo stesso ad andare avanti. Sono tredici racconti ben riusciti che dipingono molto bene la realtà italiana degli ultimi tempi (forse anche troppo) in cui ci si immedesima facilmente, piccole azioni che compiono i personaggi, piccoli dettagli grazie ai quali l’autore riesce a caratterizzare l’ambiente, i personaggi e le storie stesse, che ricordano lo stile di Carver. Sono racconti non brevi che riescono a impegnarti per un po’, sono indicati per chi ha voglia di leggere qualcosa di buono, di non commerciale, di onesto e che non ha tempo o voglia per impegnarsi in una lettura lunga quale possa essere un romanzo. Sicuramente da affrontare anche la nuova raccolta di racconti di questo autore: Cardiologia.
Un autore indipendente che si caratterizza attraverso una scrittura ben riuscita, che merita.

Silvia Algerino (su Amazon.it)

Che Marco Freccero scriva bene non è una novità. I racconti contenuti in questa raccolta non solo sono piacevoli da leggere ma contengono un’intensità profonda, data dalla capacità dell’autore di osservare l’amaro della vita reale e di renderlo meno drammatico di quanto siamo abituati a pensare. Il lieto fine, negato dai fatti, consiste invece nella capacità di accettare il bianco e nero della vita, senza rassegnazione ma con la consapevolezza che così va la vita. Da leggere assolutamente.

Mai comprare a scatola chiusa, ecco perché puoi scaricare l’anteprima in PDF di “Non hai mai capito niente”.

La domanda delle 100 pistole

Quanto ti fa paura parlare (pubblicizzare, fare marketing insomma), delle tue opere?


Prima la storia, poi il lettore

7 commenti

  1. Più che paura, sento di non esserne capace! Il poco che ho fatto per il mio romanzo ha messo a dura prova timidezza e poca voglia di mettermi in mostra (che non si sposa per niente con il marketing!)

    "Mi piace"

  2. Io non sono timido, almeno non tantissimo, solo mi rendo conto che serve a ben poco, un po’ come dire: «Oste com’è il vino?». Buono, no? Certo, continuo a farlo, a parlare delle cose su cui lavoro, che ho pubblicato quando cambio copertina (ma non sempre), ma so che non è vero marketing. Dire di continuo su Twitter: è uscito “Joe è tra noi”, leggete “Le parole confondono”,”Viaggio dentro una storia” o “Deve accadere” non serve molto, anzi può essere utile per essere identificati come spammer e persona priva di contenuto. Questi “annunci” li ho fatti con post programmati tutto agosto. Risultato? Nessun risultato. 🙂

    "Mi piace"

    • Be’, qualche risultato c’è stato. Io l’ho comprato e qualche recensione c’è stata 🙂
      Il problema è che altri hanno fatto il deserto con prodotti mediocri, o che lo erano ma spacciati per prodotti di qualità. Adesso le persone non danno più fiducia, temono di trovarsi a che fare con professoroni o robaccia e scelgono di non prestare più attenzione (o di prestarne davvero poca). Siamo come i carbonari 🙂

      "Mi piace"

  3. Io non ho potuto lasciare la mia recensione su amazon perché l’ho comprato su iBooks, quindi la scrivo qua. Il tuo libro di racconti mi è piaciuto, una bella scrittura, curata asciutta, storie di vita che rispecchiano la crisi che stiamo attraversando. Di alcuni racconti avrei voluto leggere un seguito. Magari nella prossima raccolta ritroverò qualche personaggio?

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.