A maggio, esattamente il 5 maggio, saranno 2 anni dalla pubblicazione di “Non hai mai capito niente”; il primo capitolo della #trilogiadelleerbacce. Lo so che non importa niente a nessuno. So anche che tu te ne stai lì e pensi:
“Ma questo qui invece di scrivere, di raccontare storie, se ne sta lì sul suo blog, come su un ramo d’albero, a interrogarsi su questioni di lana caprina?”
Eh, me ne rendo conto. Ma che ci vuoi fare. È così. Non ci posso fare niente. Per esempio mi ricordo che il primo racconto di quella raccolta…
Che vogliamo fare?
Ebbene, era “Detriti”. Che poi è diventato il secondo (o terzo?). Come sempre, non sapevo un’accidente del tizio che parlava. Sapevo solo che parlava. Quindi, storia in prima persona. Benissimo. E che voleva? Che aveva da raccontare? E come facevo a saperlo! Io non lo so mai. Devo seguire il tizio. Devo scrivere per capire quello che vuole, che ha da dire. Mica posso saperlo io. Per chi mi hai preso, per un filosofo? Per uno di quei intellettualoni che vanno in televisione, in libreria, alle fiere del libro, e dichiarano:
“Volevo scrivere un libro che…”
Volevo?
E la gente, estasiata, batte le mani.
Se scrivi sei al servizio della storia, non il contrario.
Però non era di questo che volevo parlare… In effetti, anche se non sono una persona importante, so che devo comportarmi come se lo fossi. Per questa ragione mi sono detto:
“Bene, sono due anni che ho pubblicato questa raccolta di racconti. Che voglio fare?”
E credimi se ti dico che ci ho pensato su parecchio. Poi ho fatto schioccare le dita e ho detto: “Boh!”
Il risveglio del grande Boh!
Io invidio parecchio quelli che hanno un sacco di idee. Che si inventano di tutto e di più. Qualcosa del tipo: sono passate 24 ore da (quello che vuoi tu). Oppure 6 mesi. O un anno; e all’istante creano un evento, si studiano per bene una certa cosa e in poco tempo riescono a ottenere grande successo.
Io, invece, niente. Eppure saranno presto 2 anni.
Come si sa, il lancio di un libro, ai tempi del Web, è sempre domani. Non importa che sia accaduto ieri o il mese scorso. Il punto è che non so cosa fare.
Tagliare il prezzo? No; innanzitutto sono ligure e ho una tradizione da difendere. E poi 2,99 euro sono pochi. È già un prezzaccio. E svelo un segreto: dentro ci sono dei congiuntivi. Sì. Più di uno.
Non solo: ci sono parole ed espressioni quali:
laboriosa;
uscire dai gangheri;
sgualcita;
lucernario;
mugghiare
e soprattutto (tenetevi forte, che rischiate di ruzzolare per terra): incontrerete la misteriosa, e inquietante:
scopa a forbice.
Lo capisci da te: è tutta roba che ha un suo peso. È roba di qualità e la qualità si paga. Non puoi pretendere che il CastelMagno costi come un qualunque formaggino. Giusto?
Giusto!
Quindi? Ricapitolando: qual è il senso di questo post? Bella domanda!
31 giorni per osare
Potresti farmi notare che è un po’ tardi. Ma in realtà c’è tutto il tempo necessario, perché maggio è un mese come gli altri, ed è composto di 31 giorni. Non sono certo rimasto con le mani in mano: su questo blog ho pubblicato delle anteprime tratte da quei racconti. Su Twitter ho piazzato delle brevi sinossi (tratte dal post “13 ottimi motivi per acquistare Non hai mai capito niente“). Insomma, di cose mi pare di averne fatte; ho pure l’ottimo hastag #trilogiadelleerbacce. Forse un po’ lungo, potresti dire, ma che ci vuoi fare?
Concludendo?
La domanda delle 100 pistole
Lo chiedo a te: che cosa faresti per celebrare i 2 anni di “Non hai mai capito niente”? Che cosa vorresti che il sottoscritto (per i più distratti: Marco Freccero) dicesse o facesse per festeggiare l’evento?
Una sorta di giveaway con l’ebook in palio?
Un mese di promozione a prezzo scontato?
Un ‘compra l’ebook ti regalo un altro ebook’?
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Il giveaway anche se lo fanno un po’ tutti è vietato dalla legge italiana, quindi lascerei stare.
Il prezzo scontato? Mmmm. Mi pare che chi taglia il prezzo non abbia una strategia. Certo, qualcuno compra, ma poi sono quasi certo che si scorda di quello che ha comprato.
La terza ipotesi… Potrebbe essere interessante: compra questo e avrai in regalo la terza raccolta di racconti (quella conclusiva). Occorre pensarci!
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“Tagliare il prezzo? No; innanzitutto sono ligure e ho una tradizione da difendere.”
Rispetto la tua tradizione. Noi liguri non siamo tirchi, ma nemmeno scrocconi. Sappiamo dare il giusto valore alle cose. 😀
Approvo l’idea del giveaway. In alternativa un miniconcorso sul blog, con premio in palio per i tre vincitori. Potrei aiutarti usando il mio blog come vetrina, se vuoi. 🙂
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Tra liguri ci si intende senza nemmeno aprir bocca. Basta uno sguardo. 😉
Il giveaway come ho già scritto prima, lo si fa ma non è consentito dalle leggi italiane (io l’ho scoperto sul blog di Daniele Imperi).
Tu dici un miniconcorso… Anche qui devo pensarci perché non saprei come organizzarlo. Grazie della tua offerta 🙂
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OT: ma i giveaway non erano illegali? E’ cambiato qualcosa?
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Esatto! A me risultano esserlo ancora. Però li fanno tutti (io preferisco di no).
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Lo chiedo a te: che cosa faresti per celebrare i 2 anni di “Non hai mai capito niente”? Che cosa vorresti che il sottoscritto (per i più distratti: Marco Freccero) dicesse o facesse per festeggiare l’evento?
Caro Marco, dopo 2 anni di “Non ho mai capito niente” vorrei che dicessi sinceramente: “Non ho mai capito niente” e togliessi dal mercato il tuo e-book1 🙂
Ovviamente si scherza Marco. Io ho comprato e letto i tuoi racconti ed essendo ligure come te, posso garantire che dentro le tue storie si respira tutto il profumo seducente di questa bella terra! Complimenti! 😉
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Grazie!
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