Qualche domanda sulla mia prossima raccolta di racconti


trilogia delle erbacce

 

Che cosa ci si deve inventare per conquistare l’attenzione, la fiducia, e infine l’interesse del lettore! Mica sono DeLillo che pubblica un romanzo e se lo contendono. Io mi devo contendere i pochi lettori inventandomi sempre qualcosa.
Ho scritto “contendere”? Ma no, me li devo proprio andare a cercare…
E allora? Allora sulla mia pagina Facebook (questa), ho chiesto a chi mi segue di fare qualche domanda sui miei prossimi racconti. Alcune domande però, me le sono fatte da solo; eh, a cosa ci si riduce non è vero? Questi brutti autori che si autopubblicano: si fanno le domande e si danno pure le risposte. Dove andremo a finire?

Ecco le domande!

Iniziamo!

1) Quanti racconti ci saranno nel capitolo finale della Trilogia delle Erbacce?

Credo di poter rispondere con sicurezza: saranno 15.

2) Sono autobiografici?

Ho già risposto in passato! No. Niente di quello che scrivo è autobiografico, perché non parto mai dalle mie esperienze; ma da un’immagine, e poi inizia l’inseguimento.

3) Dicci subito il titolo della raccolta, corpo di mille bombarde!

Ma si capisce.
“L.F.D.M.”.
È chiaro no? (Sono le iniziali, è ovvio. Forse però mi sono lasciato andare troppo!).

4) Come scegli il titolo? Hai mai pensato a un titolo e quindi scritto il racconto di conseguenza? Ti viene in mente durante la stesura (a metà) o a racconto concluso e rielaborato?

Dipende dal racconto. Alcuni appaiono già con il titolo (penso per esempio a “Società Civile”, che si trova all’interno di “Non hai mai capito niente”). Altri, mentre scrivo, mi svelano il titolo. Io comunque devo sempre iniziare a scrivere con qualcosa in grassetto lassù in alto, fosse pure: “Materassi Permaflex”. Proseguendo nella storia capisco (o forse, mi illudo) il senso della storia, e allora il titolo si modifica. Per esempio: “Denti” (si trova in “Cardiologia“), nasce quando il padre del protagonista parla di sé, della sua depressione, come se si trattasse di denti che lo masticano sempre e comunque, nonostante le medicine. Sono arrivato a quel punto e mentre scrivevo il dialogo ho pensato: “Ecco il titolo. Posso cancellare Materassi Permaflex”.

5) Ci saranno dei bambini come protagonisti?

Sì, a dire il vero ce ne sono 2. Anzi, no: sono 3. Mi pare! (Ho già la testa altrove, lo confesso: il progetto IOTA reclama sempre più spazio!).

6) Ovviamente le tragedie si sprecheranno: disoccupati, falliti, eccetera eccetera.

Be’, sì. È la mia cifra stilistica (si dice così, giusto?). Quindi avremo ancora una volta dei personaggi senza lavoro. O personaggi che facevano la bella vita e adesso: puf! Ma non solo…

7) Solo gente brutta, quindi?

A me piace la gente brutta! Perché è capace di sorprese. Ah: la solita gente brutta che non è da rieducare. È brutta e probabilmente resterà così fino alla fine dei suoi giorni.

8) Ci saranno dei disabili?

Sì. Uno dei protagonisti è un bambino affetto da distrofia muscolare.

9) Quando sarà disponibile?

Molto presto.

10) Quanto costerà?

Di certo non costerà più di 2,00 euro. Non sarà gratis né la metterò in vendita a 99 centesimi.

11) Ci sarà una versione cartacea?

Buona domanda. Sono su CreateSpace, e faccio delle prove.

La domanda delle 100 pistole

Non stai più nella pelle? Non vedi l’ora che esca la nuova raccolta della Trilogia delle Erbacce? Davvero? Davvero davvero?
Ah… Scherzavi.


 Entro la fine del 2016 arriverà il capitolo finale della Trilogia delle Erbacce. Scarica l’anteprima in PDF di Non hai mai capito niente, il primo capitolo!

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