Un po’ ovunque è una lamentela, perché ormai tutti sono capaci a pubblicare un libro elettronico: e allora come farò IO a emergere? Quindi si va a caccia della strategia giusta per conquistare i lettori, che per giunta paiono sempre di meno. E dopo un po’ ci si lamenta perché le cose non vanno come dovrebbero. Perché quello là (è inutile fare i nomi: quello là, che non sa scrivere ma scrive sempre libri!), scala le classifiche mentre noi siamo qui a mangiare pane e polvere.
Oggi ti narrerò una storia di successo: la mia. Piccola anticipazione: il bello deve ancora venire…
La mia storia di successo
La mia storia di successo si chiama Trilogia delle Erbacce. Be’, sono riuscito a chiuderla e, cosa più importante ancora, ho intenzione di farla sbocciare, di farla conoscere insomma; e di continuare a scrivere. Ho già spiegato in altri post che senza l’ebook, e la tecnologia ormai democratica che permette di pubblicare, non sarei andato oltre il primo libro elettronico. Anzi: forse non avrei nemmeno cominciato. Perché ancora mi ricordo quando mi scriveva l’agenzia letteraria e mi diceva:
«Interessante. Ma potrebbe trovare spazio solo nell’editoria locale, regionale. Difficilmente un editore investirebbe in queste storie.»
Erano i lontani anni Novanta. E qualcuno potrebbe argutamente sottolineare che non avevano tutti i torti: non sono forse rimasto al palo?
Ma sicuro! Credi che non lo sappia? Ma dovevo chiudere la Trilogia delle Erbacce, e soprattutto era indispensabile cambiare modo di pensare.
Quello che adesso e di fronte a questo inclito pubblico voglio affermare, è che è stato un successo.
Un SUCCESSO.
Ah, già! Le vendite! Non sono entrato nella classifica dei più venduti: vero.
Non vivo di questo mestieraccio: vero.
Non sono stato contattato da nessuna casa editrice: vero.
Buona parte delle persone che contano mi snobbano: vero.
E dove sarebbe il successo, allora?
Metterci la faccia
Be’, lo so già che tu penserai che me la canto e me la suono; e che scrivo queste cose per consolarmi di non aver conseguito numeri spettacolari. Ma il successo non è solo nei numeri (che pure io vorrei fossero più grandi: ci lavorerò); ma nelle persone. Nelle lettrici e nei lettori che ci hanno messo la faccia.
E ti pare poco?
Chi sono io? Un ligure: bleah! Si sa come sono questi liguri.
(Tipico forestiero che plana in Liguria e deve trovare una certa via):
«Scusi. Per via XX Settembre?»
(Tipico ligure in vena di chiacchierare: accade in media 2 volte all’anno):
«Perché lo vuole sapere?»
Gente così, poco espansiva. Guai a invadere il loro territorio. Ecco, io sono fatto di questa pasta, eppure un sacco di gente che non mi conosce (e non sanno che fortuna hanno!), hanno acquistato e ci hanno messo la faccia. Hanno parlato delle mie storie, mi hanno ospitato sui loro blog.
A tutti costoro: Grazie.
Per come la vedo io: questo è un gran bel successo. Dal 2014 al 2016 ho scritto la bellezza di 13 + 11 + 15 racconti. Ce ne sono altri che sono rimasti nel cassetto, perché sono idee banali, oppure perché non possiedo le capacità di scriverli. Succede pure questo, o no?
Da quel che mi dicono, la scrittura è persino migliorata, e questo, si dirà, è ovvio: se scrivi impari. Ti evolvi.
Come? Ah! Ancora insisti: i numeri. Qui mancano i numeri.
E i numeri? La strategia?
Come mi pare di avere già spiegato: solo di recente ho iniziato sul serio a muovermi. E non è affatto semplice, perché ho scelto un genere che non è semplice far arrivare alle persone. E non credo sia perché i racconti “non hanno mercato”. Secondo me ce l’hanno eccome. Devo solo trovare il mezzo per farli conoscere.
E adesso, vado a studiarmi qualche strategia…
La domanda delle 100 pistole
Qual è stato il tuo successo più grande?
Fai la conoscenza con la Trilogia delle Erbacce: leggi la pagina dedicata.
Pubblicare anche da self è già stato un successo, poi sono stata notata da una piccola casa editrice (senza che facessi nulla) con il mio terzo romanzo e questo è stato un altro successo, per il resto si vedrà…
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Mi raccomando: racconti un po’ come si vive nell’editoria 😉
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il mio successo più grande? Riuscire a scrivere delle storie. Se poi sono piaciute o meno, questa è un’altra storia.
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Lo stesso per me. 🙂
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mi consoolo
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Il mio successo più grande è sentirmi fare domande come: “Ma stai scrivendo, vero?” “A quando il nuovo romanzo? Non vedo l’ora di leggerlo!” e leggere interesse genuino negli occhi delle persone, o nelle righe delle mail. Questo è impagabile, secondo me.
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È vero, anche io a volte incontro persone che mi fanno queste domande.
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Il mio successo più grande? Deve ancora arrivare! 😉
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Be’, pure il mio, in realtà, si sta preparando. Ma non trova le scarpe! 🙂
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