«Mi parli di questo segretario comunale. La persona, insomma.» Disse il sostituto procuratore.
Il brigadiere diede un’occhiata al condizionatore, si passò una mano sul mento. «Sposato, senza figli. O meglio, la moglie era rimasta incinta molti anni fa, ma aveva perso il bambino e non ne hanno più potuti avere. Niente vizi a parte quello che tutti conoscono. Gli piacevano le donne. Situazione economica normale. Niente debiti. Benvoluto solo da quelli che non avevano moglie, oppure che ne avevano una con la testa sul collo. Zero ombre sul passato.»
«Bisogna sempre essere ottimisti, brigadiere. Se c’è la luce, c’è pure l’ombra. Continuate a cercare. Che impressione ne aveva avuto? Lo avrà conosciuto, immagino. In un paese così piccolo ci si conosce un po’ tutti.»
Banti distese le gambe. «Nei piccoli comuni il segretario è una figura che fa un po’ di tutto e che sa tutto.»
«E?»
«Niente di niente. L’avevo conosciuto, ma non mi aveva fatto alcuna impressione. La classica persona normale. Quando poi venni a sapere cosa combinava, rimasi sorpreso. Non era il tipo. Almeno in apparenza. Ah. Circa tre volte al mese faceva il volontario presso la sede della nostra Croce Rossa. Copriva il turno di notte.»
«Pure.» Incrociò le braccia sul petto: «E del futuro del segretario comunale: che mi dice.»
«Che non ce l’ha più.» Rispose il brigadiere, con un sorriso.
Leggi la prima parte: Un foro nella finestra
Leggi la seconda parte: Le cose semplici
Leggi la terza parte: Ragionare porta guai
Buon week end Marco.
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Anche a te. E grazie.
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Quindi i primi sospettati sono: un marito geloso (la cui moglie si intratteneva con il segretario), la moglie del segretario. Manca il maggiordomo… 😛
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Dici? 😉
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