Come va il #progettoIOTA?


 

Da un po’  tempo non parlavo più del #progettoIOTA, e magari qualcuno si sarà detto: “È tutto finito”.
E invece no.

In realtà dubito fortemente che qualcuno si chieda come sta andando, soprattutto adesso ad agosto quando buona parte delle persone sono in ferie, oppure subiscono la canicola agostana senza più reagire, svuotati di forza e intelletto.

Il #progettoIOTA procede

Invece il #progettoIOTA procede. Sta evolvendo.

Allora: facciamo ordine. L’idea, come sai, è quella di un romanzo. Bene. In principio doveva comporsi di 3 (tre) volumi, o file se preferisci il digitali, ma parecchio corposi. Ci ho pensato su e mi sono reso conto che non potevo procedere in quel modo. Perché nessuno, nemmeno i pochi fan di Marco Freccero avrebbero speso tempo e soldi per qualcosa di così impegnativo.

Ho anche pensato di mollare tutto, quando poi mi è venuta un’idea.

Perché 3 volumi? Se fossero 6? Potrebbero essere anche 9, chi lo sa; ma di certo una serie di libri sui 150.000/200.000 caratteri sono più semplici da scrivere (per me), e da leggere per i lettori.

Ecco quindi la prima notizia. Il #progettoIOTA procede, e si scinde in diversi libri.

Il primo libro è finito

La seconda notizia. Il primo libro è finito. Siano sotto i 200.000 caratteri (circa 191.000), e devo cercare di scendere almeno a 150.000/160.000.

In realtà sono sceso a 151.000, tagliando un sacco di roba, oppure spostandola nel secondo libro: tutto bene, quindi? No, perché devo comunque scrivere ancora delle parti. Ecco perché spero di non andare oltre i 160.000 caratteri.

Quando uscirà? Non ne ho idea. Ho detto che prima della fine del 2018 non si vedrà nulla. Vedremo. Il lavoro da fare è ancora tanto.

La domanda delle 100 pistole 

Ti piace l’idea di una serie di 6/9 libri? Oppure ti spaventa?

18 commenti

  1. Me lo chiedevo proprio l’altro giorno ‘chissà il progetto Iota di Marco come procede?” Ok scherzo, ma quando sono andata sul tuo blog per leggere la mia intervista ho letto l’ultimo post del progetto IOTA…
    Per rispondere alla tua domanda penso che un romanzo sotto i 200.000 sia più appetibile e invogli all’acquisto più di un romanzo lunghissimo, soprattutto se è previsto un seguito o una serie. 9 romanzi non so se sono troppi però Camilleri scrive sempre di Montalbano e quindi perché no?

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  2. Caspita nove è un bel numero, sulla lunghezza concordo, secondo me coinvolge di più il pubblico e permette a te di essere più veloce nella sequenzialità delle pubblicazioni. Sei un treno in corsa Marco, complimenti.

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  3. Se il libro vale (e non ho dubbi sul fatto che il tuo valga) non mi spaventano affatto 9 volumi. Anzi, in genere più un libro piace, più vorresti continuare a leggerlo.
    Inoltre credo sia un’ottima strategia di marketing. L’uscita di ogni libro porta a venderne altri della stessa serie.
    Quindi il mio consiglio è di procedere tranquillamente. 🙂

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  4. Ci sono poche cose che mi spaventano, e di sicuro mi spaventa di più una cavalletta che mi salta tra i capelli che né una serie di libri! 😀
    Però quasi tutte le serie che conosco sono fantasy (non considero i gialli con lo stesso protagonista una “serie” perché sono autoconclusivi ad ogni libro). Ti stai quindi dando al fantasy? Questo sì potrebbe spaventarmi!! 😀 😀

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