Liebster Award 2017!


Liebster2017

 

Ebbene sì, sono stato… nominato (si dice così, non è vero?). Dove? In che senso?

Cristina Rossi, che gestisce il blog “Il manoscritto del cavaliere” un po’ di tempo fa (e temo che ormai disperasse di leggere questo articolo), mi ha nominato proprio per il Liebster Award. E invece eccomi qua!
Ma di che cosa si tratta?

Come si evince (quanto mi piace “evincere”!) è un premio che propone al prescelto una serie di 11 domande. Ma prima di rispondere a queste ci sono altre operazioni da portare a termine.
Vale a dire: ringraziare Cristina Rossi (fatto!);

E adesso ecco le risposte alle undici domande.

1. Ti fa più paura l’imprevisto o la routine quotidiana?

L’imprevisto, ovvio. Come per tutti. Poi, dopo, fanno filosofia e dicono che l’imprevisto aiuta, bisogna apprezzarlo, anzi, andare a cercarlo col lanternino. Come no: FUFFA. È solo un sistema per tirarsela. Un’infarto o un’esplosione in metropolitana non si apprezzeranno mai. Fine.

2.  A scuola qual era la materia in cui andavi meglio e quella in cui andavi peggio?

Andavo bene in geografia, e storia (ma sono quella greca e romana; il resto, dal Medioevo in poi, non mi interessava. La materia in cui andavo peggio? La matematica, ma come diceva la mia insegnante delle medie: la rifiutavo.

3. Qual è il difetto e la virtù che senti di possedere da sempre?
La tenacia.

4. Qual è il difetto che non sopporti nel prossimo, e la virtù che ami trovare nelle persone?

La virtù: la capacità di ascolto. Che mi pare stia diventando rara perché spesso le persone ascoltano sì, ma la loro voce, oppure quella che racconta loro esattamente quello che vogliono sentirsi dire. E in questo modo ho risposto in un colpo solo a due domande. Perché come si può vedere, ho anche indicato il difetto che non sopporto nel prossimo.

5. Che cosa ti fa stare veramente male e che cosa ti trasmette pura gioia?
Pura gioia me la trasmette un paesaggio alpino; oppure una passeggiata nel bosco, tra il silenzio. Quindi appare ovvio che il rumore al contrario, lo detesto cordialmente. Lo so, una risposta un po’ banale. Ma io sono banale, per fortuna.

6. Secondo te esiste l’amicizia tra artisti, a qualsiasi categoria appartengano?

 Mmmm: non credo. Non dico che sia impossibile ma di certo è molto difficile. Di solito si tratta di persone egocentriche e infantili, con uno spasmodico bisogno di sentirsi al centor del mondo, accettati e coccolati. Quindi è difficile che possano accettare di dividere le “luci della ribalta” con un altro. Per fortuna io non sono un artista!

7. Ti è mai capitato di avere un déjà vu, ovvero la sensazione di essere già stato in un determinato luogo?

Sì, ma lo considero quasi ovvio. Non perché abbia chissà quali poteri: ma perché con le centinaia di fotografie, film, telefilm, che abbiamo visto (e il Web non fa che aumentare in modo esponenziale questa tendenza), alla fine diventa naturale sperimentare di essere già stati in un luogo, pur non essendoci mai stati. Qul luogo lo abbiamo già visto, oppure assomiglia a una

8. Esiste la magia?

 No, credo solo nel duro lavoro.

9. Preferisci i film in bianco e nero oppure a colori?
Se sono belli, entrambi. Mi piace “L’uomo che uccise Liberty Valance” e “Gli spietati”; “Il terzo uomo” e “Collateral”.

10. Che cosa ti trasmette la lettura di un bel libro?

Tranquillità. È un momento che mi aiuta a osservare da una prospettiva un po’ diversa (ma non molto: leggiamo comunque libri che la pensano come noi), l’esistenza.

11. Qual è l’espressione artistica superiore a tutte le altre?

Ma che domanda! La scrittura! Però non lo credo davvero. In fondo le espressioni artistica hanno come fine quelle di ricordare all’individuo chi è (un miserabile), e cosa deve cercare.

Le domande sono terminate. Adesso, secondo le regole, dovrei proporre altre 11 domande ad altrettanti blogger (con meno di 200 follower). Ma quelli che seguo sono stati in gran parte già nominati. Come uscirne?

Nominerò solo quelli che non mi risultano essere ancora stati nominati (almeno spero!).

  1. Newwhitebear;
  2. Darius Tred Retro Blog;
  3. At sixes and seven;
  4. Scrivere Vivere;
  5. Carta Traccia;
  6. Romina Tamerici;

Lo so non sono undici, ma come detto, molti sono già stati nominati. Non solo: dovrei anche confezionare 11 domande nuove di zecca.
Chi desidera partecipare (non è obbligatorio), potrà rispondere alle undici domande che trova in questo post. Non è facile ad agosto avere così tanta fantasia da riuscire a spremersi le meningi e tirar fuori così tante domande, e non banali. Quindi rilancio quelle che mi sono state poste.


 

12 commenti

  1. Belle risposte Marco…ti avevo ‘nominato’ anch’io ma ho un dubbio amletico: ti avevo taggato su facebook ma forse dovevo farlo anche nel tuo blog e non mi ricordo se l’ho fatto…boh, no problem e buon ferragosto 😀

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  2. Grazie mille, Marco! In realtà ho risposto il 27 luglio, sul mio blog, alle domande di Cristina e Luz, quindi anche alle stesse cui hai risposto tu. Poco male! Essere ricordati (in positivo) fa sempre piacere. 🙂 Però, scusa, come capita di tradurre “imprevisto” direttamente in infarto e/o esplosione in metropolitana? C’è un corso di pessimismo apposito? 😉

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