La settimana scorsa, ed esattamente il 5 dicembre, ricorreva un anniversario. Piccolo ma per me importante. Perché un anno fa autopubblicavo “La Follia del Mondo”, l’ultimo capitolo della Trilogia delle Erbacce. E come avrai notato non ho fatto assolutamente nulla. Né un taglio del prezzo, né un post per ricordare la data e nemmeno qualcosa del tipo “Compra! Compra! Compra!“; niente del genere.
Un anno dopo
Tuttavia torniamo a parlare de “La Follia del Mondo”.
Dopo un anno può sfoderare 9 10 recensioni su Amazon, e qualcosa anche su Goodreads. (Su Goodreads vedrai ancora le vecchie copertine: non ho ancora capito come fare per aggiornarle).
Per il resto calma piatta.
A questo punto potresti credere che questo post esiste perché sto per sfoderare una delle mie idee: no. Niente del genere. Scrivo, o meglio ho scritto questo post solo per ricordare che un anno fa chiudevo il ciclo della Trilogia delle Erbacce.
Fine.
Sto lavorando ad altro (non è affatto il #progettoIOTA), ma per quanto riguarda queste 3 raccolte di racconti mi spiace affermare di non avere niente da dire o da aggiungere.
In effetti le idee sono zero. Ah, parlo di idee di marketing ovviamente.
Per quanto riguarda il resto, no, le idee ci sono. Ma per la Trilogia delle Erbacce, temo che non ci sia più molto da fare. Il passaparola ha fatto il suo lavoro, e di più non si può pretendere, né fare.
Fine corsa, dunque.
Non si tratta di storie che possono “bucare”, come si dice. Sono già riuscite in un’impresa che posso definire “epica”, ma non posso aspettare un miracolo, e nemmeno lavorare perché il miracolo si verifichi. Si sa cosa va per la maggiore. E posso già anticipare che la prossima storia (un romanzo!), venderà ancora di meno.
Garantito.
Certo, ho rifatto le copertine, che sono molto più belle e invogliano a dare almeno un’occhiata. Quindi tutto quello che posso affermare è: mi raccomando la copertina. Da curare bene, e se non sei in grado di farla (di certo non sei in grado), paga un professionista. Io mi sono rivolto a Tatiana Sabina Meloni e in futuro conto di farlo ancora.
E poi? E poi basta.
Quando un autore fa tutto quello che è in suo potere, il resto spetta al libro, ovvero continuerà il suo cammino. Quindi fai bene a guardare oltre. In merito alle copertine su Goodreads, pare che non ci sia un modo per sostituirle, l’unica cosa da fare è inserire una nuova edizione con le copertine nuove e loro uniscono il tutto. Ciao 🙂
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Ah, ecco. Pensavo che Goodreads fosse più facile, e invece…
Ciao! 🙂
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Devi chiedere a un librarian. Io ne conosco uno. Ti scrivo in privato 😉
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Grazie. 😉
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beh! credo che il tutto non si traduce in commenti ma anche in altro. Leggi pezzi venduti,
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Comunque sono soddisfatto, ma non posso chiedere di più. Credo di aver imparato a conoscere il mercato, e non ama molto la mia scrittura. Fine
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non disperare
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Già passato un anno, buon compleanno allora. Comunque 10 recensioni e tutte positive non sono niente male…io con i miei eBook non arrivo a dieci a parte l’ebook della Butterfly.
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Grazie. Sì, è vero, e infatti sono soddisfatto perché ho comunque raggiunto un traguardo incredibile. E tutto questo grazie soprattutto all’autopubblicazione 🙂
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Già un anno?? :O
Cavoli, devo ancora leggere l’ultimo della trilogia. Sto leggendo Carver come mi hai consigliato tu, e -ma te l’ho già detto- di racconti preferisco i tuoi. E appena terminerà La follia del mondo questo scriverò su Amazon! E il mercato è un po’ così… c’è chi si vende le mutande per un bitcoin… ci vuole pazienza!
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E la pazienza ce l’abbiamo. O no? 😉
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A me le tue raccolte sono piaciute immensamente, per quello che può valere il mio giudizio. E le copertine sono belle, ma il contenuto lo è ancora di più. Per quanto riguarda le idee di marketing, sono la persona meno indicata per darti dei consigli!
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Pure io ormai: rinuncio al marketing! 🙂
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Credo che sia importante imparare a prendere con filosofia il fatto che far conoscere le proprie opere sia molto difficile. Spesso si dice “devi crederci”, ma a cosa? Secondo me devi credere che quello che scrivi valga, senza lasciare che i risultati ti facciano vacillare. Le due cose sono del tutto separate. Lo diciamo sempre, ma non sempre sentiamo quanto questo sia vero. Se invece l’idea è che chi la dura la vince, secondo me è una convinzione-fregatura, sul lungo termine. Tutto è possibile, ma il nostro potere si esercita soltanto sul fatto di scrivere. Il resto, chissà. 🙂
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Eh sì. Credo proprio che tu abbia ragione. 🙂
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