Stephen King.
Dan Brown.
John Grisham.
Fabio Volo.
Andrea Camilleri.
Che cos’hanno in comune? Vendono. E spesso gli editori comprano il loro libro quando è solo un’idea.
Una storia deve essere una speranza, ma attenzione. Non di guadagnare (se pensi così, non pensi alla storia: pensi a te stesso), per mollare il lavoro che ti fa schifo.
Ma di puro e semplice intrattenimento.
Il lettore deve quindi avere tra le mani qualcosa che lo intrattenga: di interessante, di piacevole.
La storia è intrattenimento. Sempre.
Condivido e sottoscrivo. Narrare è intrattenere con l’immaginazione
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Meno male. Quindi non sono matto; o almeno non completamente 😉
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la lettura deve essere piacevole come l’intrattenimento
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Infatti è strano, a pensarci, che il termine “intrattenimento” sia diventato quasi offensivo della vera letteratura. La cultura deve essere per forza una frantumazione di sfere? 😉
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Per molta gente deve essere proprio una frantumazione di sfere 😀
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