Voltaire – Un racconto inedito di Marco Freccero


Siccome mi fregio di essere un raccontastorie, ecco un’altra storia breve. Senza tanti fronzoli né salamelecchi ti auguro:

Buona lettura.

Voltaire

 

A Roma Due pioveva da tre giorni, senza un attimo di requie. Tobias osservava dall’attico le strade allagate, la poca gente sui marciapiedi che camminava svelta, i fari sull’impiantito che si accendevano al passaggio dei pedoni, si spegnevano alle loro spalle. Sopra, il cielo nero. Si allontanò dalla finestra. Disse: «A cosa è servito costruire questa città, se ha gli stessi difetti dell’altra?».

Alice alzò lo sguardo dallo schermo: «Non lo so. Purtroppo non ho le informazioni necessarie per soddisfare questa tua curiosità. Però se lo desideri posso ricordare alcune date fondamentali nella costruzione di Roma Due. Prima inaugurazione 21 aprile 2088. Seconda inaugurazione 21 aprile 2098. Inaugurazione ufficiale…».

«Basta così. Non mi interessa» disse lui. Alice tornò a leggere. Lui le si avvicinò e le sfiorò il capo freddo, poi si ritrasse. «Recupera il file Voltaire» disse. 

«Cosa vuoi sapere».

«Leggimelo».

«Messaggio cifrato recapitato in data 27 ottobre 2127 alle ore ventidue e trentacinque da Marco Wassermann, Colonia marziana Pegaso – Territorio italiano. Oggetto: Ripristino unità ribelle. Testo: Caro Tobias, ti aggiorno del bizzarro caso ke è successo qui da noi e di cui ti ho già ampiamente edotto nelle scorse settimane. Vorrei poterti dire ke tutto è risolto, ma non è così. La faccenda non si riesce a risolvere in nessun modo. A questo punto credo ke l’eliminazione di questa unità sia doverosa e necessaria. Per il momento nessuno sa nulla, siamo riusciti a poliziare** alla perfezione l’evento senza suscitare clamore o curiosità. Non possiamo procedere in questo modo a lungo. I ripristini sono stati eseguiti a regola d’arte. Forse i primi non lo sono stati, ma gli ultimi due, sì. Tutto si ripete allo stesso modo. L’unità afferma quello ke sai, dopo ogni ripristino. Abbiamo provveduto a sostituire, come ci hai consigliato, il supporto di memoria, quello per l’archiviazione. Non se ne esce. Se mi dai il consenso, procederemo all’istante. Non ti nascondo ke le poche persone a conoscenza di questo evento, iniziano a mostrare turbamenti sempre più evidenti. Si chiedono come sia possibile ke l’unità parli di questi argomenti, pur non avendone mai saputo nulla. Qui nulla li evoca, e nessuno di noi ne ha mai accennato. La nostra educazione ha escluso quegli argomenti. Io stesso ho dovuto consultare il moto*** per sapere qualcosa di più del nome ke l’unità ribelle ha pronunciato. La rete ke collega l’unità alle altre è cifrata, e non contiene nulla del genere. Non risultano falle di nessun genere, né attacchi. È folle ritenere l’unità capace di concepire qualcosa del genere: ma sia pure. Sta evolvendo? Ma questo, ke pure sarebbe terribile e spaventoso, è nulla rispetto alla prospettiva ke ci appare sempre più evidente. Diciamo per ora ke evolve: è una forma di coscienza quella ke adesso si fa largo in essa? E questa specie di coscienza parte proprio da un simile argomento? Se un’entità pura e neutrale afferma queste cose, di certo qualcosa c’è. Esiste, là fuori. Tobias, sei d’accordo con me o no? E tutto il nostro negare è un gioco stupido. Noi siamo stupidi e folli e un’unità ce lo rivela. Ma soprattutto: perché partire da questo argomento? Perché citare quella figura mitica? Perché quella, e non un’altra? Per esempio: Zeus. Ho trovato anche questo nel moto, ma l’unità non parla di Zeus. Parla dell’altra figura mitica ke a questo punto non mi pare affatto mitica. Per quale motivo? Perché quella? Lo ha scelto l’unità? Dove l’ha pescata? Quale processo logico e freddo le ha fatto sbocciare quel nome, e quel messaggio? 

Ma tutte queste domande ke io, ke tutti qui ci facciamo, servono solo a mascherare quella verità abnorme ke si para davanti con sempre più grande evidenza. Vale a dire: l’entità dice di aver visto quella figura mitica per una semplice ragione: perché l’ha vista. Le ha parlato. Le ha ordinato di riferire quello ke sai. Capisci, Tobias? Ma allora? Tobias. Tobias, per favore. Scusa. Se non mettiamo fine a questa faccenda, anche con brutalità, me, la mia persona, la mia intera personalità finirà in briciole. E credo di poter parlare a nome di quei pochi altri ke hanno la sfortuna di vivere qui questo evento inconcepibile. Aspettiamo le tue nuove direttive».

Tobias fece un respiro. «Rispondi. Terminate l’unità. Buon lavoro».

Alice disse: «Confermi l’invio?».

Lui annuì. Tornò alla finestra; tuonava adesso. Chiuse gli occhi e appoggiò il capo al vetro blindato. 

Dopo dieci anni la colonia Pegaso non poteva d’un tratto precipitare in uno stato… Quale stato? Entro la fine dell’anno terrestre avrebbe abbandonato la denominazione di colonia per assumere quello di Libero Territorio Marziano. Quasi tremila abitanti con un sistema fiscale agevolato, composto da scienziati, medici, ingegneri, agricoltori, persino due artisti: un poeta e un pittore. E adesso un pugno dei suoi uomini della sicurezza, fidati, davano di matto. Una unità affermava di… Crollò il capo. Nessuna unità poteva fare quel genere di affermazione: non era possibile. Quegli uomini erano vittime di una allucinazione collettiva, anche se in tutti quegli anni niente del genere si era mai verificato nelle altre colonie. Loro credevano che l’unità parlasse in quel modo; per questo era opportuno procedere in quella maniera (terminarla), e occuparsi con discrezione del personale che mostrava chiari segni di stress. Tobias aveva iniziato le pratiche per il loro rientro, e un periodo di convalescenza e cura in alcune strutture tra le Alpi.
Dopo qualche istante Tobias disse: «Scusa. Non ascoltavo. Dicevi?».

Alice disse: «Dovremmo costruire un altare. Non credi?».

Lui si girò di scatto. Gli parve che il pavimento oscillasse.


* L’italiano del futuro tornerà a fare largo uso della kappa. Come all’inizio della sua avventura.

** Termine usato nel futuro per indicare segretezza e riservatezza. Noi diremmo: “mettere a tacere”. 

*** motore di ricerca.

7 commenti

  1. Ma la figura mitica è Voltaire o Dio? O mi metti un titolo per portarmi fuori strada? 🙂
    PS: mancano gli asterischi di richiamo dentro il racconto, o non li vedo?
    PS2: ha un che di Ghost in the shell… guardati il film con Scarlett Johansson, anche se è più bello l’anime giapponese.

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