di Marco Freccero. Aggiornato il 1 aprile 2020.
Se hai un Mac conosci (probabilmente) Pages. È il programma di videoscrittura per i sistemi Apple (ma anche iOS). Questa applicazione permette di creare anche dei file epub per i tuoi ebook con pochi clic. Questo permette di caricarli sulle piattaforme digitali che supportano il formato epub.
Con questa applicazione ho scritto la Trilogia delle Erbacce; il romanzo a 4 mani “L’ultimo giro di valzer“; il romanzo “L’ultimo dei Bezuchov“. Ma un po’ tutta la mia produzione da autore indipendente ha fatto ricorso a Pages.
Come si crea un epub su Mac? Adesso lo andremo a vedere.
Preferisci LibreOffice? Leggi: Come creare epub con LibreOffice
Leggi il (lungo) articolo: Come pubblicare un libro gratis.
(Sotto il banner il resto dell’articolo)
Scegliere il tipo di libro
Al lancio dell’applicazione, compare la finestra dove scegliere il modello da utilizzare per il proprio lavoro. Se nella colonna laterale selezioni “Libri” ti troverai a dover scegliere tra 2 generi differenti di modelli.
Quello “Verticale” (perfetto se hai un romanzo, una raccolta di racconti; e per tutte le opere che racchiudono molto testo).
Quello “Orizzontale” è invece indicato per i libri con molte immagini, oppure che hanno più colonne.
Nel nostro caso la scelta cadrà, ovviamente, sul primo modello: “Verticale”. Il buon Pages offre 4 modelli.
- Libro vuoto;
- Foto di base;
- Romanzo contemporaneo;
- Romanzo elegante;
- Romanzo personale;
- Romanzo drammatico;
- Romanzo semplice;
- Romanzo moderno;
- Romanzo tradizionale;
- Professionale;
- Istruzioni;
- Libro di testo
Io ho sempre scelto il primo; e faremo lo stesso pure in questo caso. Hai scritto un romanzo? Meglio ovviamente selezionare il modello “Romanzo”, o meglio “i romanzi” perché adesso la scelta è decisamente più ampia. Ciascuno di questi modelli racchiude già una immagine di copertina che tu potrai sostituire con un’altra di tua scelta (magari preparata ad arte da un bravo grafico, o una brava grafica).
Seleziona il testo (di poche parole) del modello con il comando “Seleziona tutto” (Cmd-A), e cancellalo. Poi copia e incolla il tuo testo (se hai già un testo pronto). Nulla ti proibirà di intervenire sul testo modificando font, dimensioni, applicando il grassetto o l’italico su singole parole, o frasi.
Non hai un testo pronto? Il consiglio in questo caso è agire un po’ diversamente (ma sempre ricorrendo a Pages). Vale a dire: lancia l’app, scegli un modello tra quelli chiamati “Di base” (quello vuoto), e inizia a scrivere la tua opera lì.
Solo quando il tuo testo (romanzo o raccolta di racconti, o poesie), sarà finalmente terminato, potrai procedere come ti ho indicato in precedenza. A questo proposito, il mio consiglio è fare in modo che la tua opera, dopo che avrai scritto la parola “Fine”, abbia già i suoi capitoli pronti e correttamente formattati. Questo per rendere la procedura di creazione dell’epub più rapida.
Ma adesso procediamo.
Nella barra degli strumenti clicca “Formattazione” per veder apparire alla tua destra la barra appunto della formattazione.
Prima ho scritto che sarebbe opportuno che l’opera abbia già i suoi capitoli, ma se non ci sono, nessun problema; Pages infatti permette di inserire l’interruzione di pagina dove preferiamo. Devi spostarti nella barra dei menu: Inserisci > Interruzione di pagina.
Poi scrivi il titolo del capitolo (niente di meglio di un bellissimo “Uno” per il capitolo Uno; “Due” per il secondo, e via di seguito), evidenzi il testo e applichi lo stile “Intestazione”.
Questa è una mossa importante per inserire l’indice velocemente. Niente di complicato: crea una nuova pagina (all’inizio dell’opera); clicca sulla pagina vuota poi vai nella barra dei menu e in “Inserisci” selezioni Indice > Documento. In un attimo viene creato, con tanto di numero di pagina cliccabile.
Lo stile (non solo dell’indice: ma di ogni elemento del testo), può essere cambiato in ogni istante: dimensione, font, eccetera eccetera. Devi selezionare e scegliere lo stile da applicare.
È invece superfluo inserire il numero di pagina per l’edizione digitale: ci pensa l’applicazione (Kindle, iBooks, eccetera), a incaricarsi di questo compito (e ricorda che l’utente può scegliere la dimensione del testo per esempio, e questo stravolge non solo il numero di pagine complessivo della tua opera, ma non rispetta quello che tu hai eventualmente inserito nel pié di pagina, col rischio di ingenerare confusione).
Prima di esportare: qualche consiglio
Non avere mai fretta. Tanto non diventerai MAI ricco vendendo libri (in Italia poi: ma hai voglia di scherzare, vero?). Per questo prenditi tutto il tempo che occorre. Prima di esportare potresti rileggere con cura tutta la tua opera per andare a caccia di qualcosa che ti è sfuggito (meglio delegare questo lavoro a un editor: pagandolo).
Ma se non vuoi e non puoi, allora: stampa su carta la tua opera, e rileggitela. Questo richiederà parecchie settimane, forse anche qualche mese (meglio!). Ricorda che nessuno aspetta la tua opera.
Leggi (magari ad alta voce), tutto. L’ideale? Stampa la tua storia, chiudi il dattiloscritto in un cassetto dotato di serratura. Poi consegna la chiave a una persona di tua fiducia chiedendole di conservarla per… 6 mesi (almeno); e che non ceda MAI alle tue insistenze quando dopo 4 settimane comincerai a voler riprenderlo in mano per rileggerlo.
No, niente del genere. Te ne devi dimenticare; devi arrivare al punto di non ricordare più nulla dei dialoghi, o di quello che c’è nella pagina seguente, o nel paragrafo seguente.
Solo dopo sarai pronto per passare… all’esportazione. Ma solo dopo aver riletto con cura ancora una volta, o più volte, la tua storia.
Esportare il file come epub
Per esportare il file come epub vai nella barra dei menu File > Esporta come > epub.
La finestra che scenderà prevede, in alto, l’inserimento del titolo dlel’opera, e sotto il nome dell’autore.
Poi 3 opzioni relative alla copertina (che dovresti avere già pronta). La prima: “Nessuna copertina libro” non ha bisogno di molte spiegazioni. Se selezioni questa voce avrai una copertina composta solo dal nome della tua opera e dal tuo nome e cognome. Non è molto indicato, come puoi immaginare.
La seconda: “Usa la prima pagina come immagine di copertina”. È questa da selezionare se hai utilizzato il modello chiamato “Romanzo”, perché esso contiene, come ho spiegato qualche riga fa, un’immagine che potrai sostituire.
Infine “Scegli un’immagine”; questa farà scendere una nuova finestra del Finder di macOS per permetterti di selezionare l’immagine che hai già predisposto.
“Layout”: lascia selezionato “Scorrevole” se il file racchiude soprattutto testo; altrimenti “Layout fisso”.
Infine la categoria (nel nostro caso sceglieremo “Narrativa e letteratura”, probabilmente).
Premi “Avanti”; scenderà adesso un’altra finestra per indicare il “luogo” dove salvare il file. Premi “Esporta” e avrai il tuo file epub.
Pages offre il pieno supporto di epub 3. A questo punto dovresti magari sottoporlo a una verifica: in che modo? Recandoti sul sito EPUB Validator. È gratuito e ti permette, in breve tempo, di capire se il file epub ottenuto è a regola d’arte oppure no. Di solito, è perfetto.
Cosa c’è che non va in Pages?
Non esiste nulla di perfetto a questo mondo; figuriamoci se lo è un’applicazione come Pages. Cosa gli manca?
Tanto per cominciare nessun supporto per il formato “aperto” .odt (di Libreoffice); e non si capisce il motivo poiché TextEdit salva in questo formato, e lo apre pure. Pages, no.
Pages 09 aveva una bella funzione: la Struttura. Grazie a essa si poteva organizzare la propria opera (per esempio), in capitoli, sotto-capitoli. Quindi se esisteva la necessità di spostare velocemente un capitolo: si ricorreva a essa. Ma è sparita, e non è mai più rientrata: peccato.
Anche non avere alcuna possibilità di vedere in anteprima l’aspetto che avrà il file di testo sui diversi dispositivi iOS è una pecca; non grave ma si fa sentire.
Il tuo file su Amazon
E se vuoi pubblicare il tuo file su Amazon?
Sconsiglio di usare l’epub (anche se Amazon afferma di accettarlo).
Può andare il formato di Microsoft .doc (e Pages è in grado di esportare il file in questo formato).
Tuttavia io consiglio di ricorrere all’applicazione (gratuita), messa a punto da Amazon, e chiamata Kindle Create. Ho creato una piccola guida:
- Kindle Create: di che cosa si tratta
- Kindle Create: Come si usa
- Pubblicare il tuo romanzo con Kindle Create.
Molto interessante questo articolo, io Pages non l’ho mai considerato troppo, lo uso sull’iphone per prendere appunti ogni tanto, sull’iPad invece uso word per iPad (l’applicazione gratuita che ha funzioni limitate) proverò a scaricare anche Pages!
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Word? Orrore! 😀
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non avendo né Mac, né IOS sono passato direttamente ai commenti. Interessante ma poco utile per me.
Per gli epub? Molto semplice. Uso Libreoffice per produrre il documento usando un template che mi sono fatto in casa, quindi impaginato a dovere, carattere giusto per una buona leggibilità, titoli per creare la toc. Quando il documento è pronto, uso due estensioni – peccato che l’autore nonostante mi sia reso disponibile da tester non abbia completato lo sviluppo ma quello che c’è è buono – perfect epub e write2epub. Il primo va a scovare le imperfezioni poco visibili, tipo doppi spazi, i puntini di sospensione, gli spazi a inizio paragrafo o fine, minuscole dopo un punto oppure mancanza di punteggiatura alla fine del paragrafo, righe vuote, ecc. Piccoli dettagli ma molto utili per rendere pulito il testo. Col secondo creo l’epub, quasi perfetto ad eccezione della toc, ch non crea salvo un arzigogolo poco plausibile. Crea i metadati e inserisce, se non c’è anche la copertina. Diciamo che sarebbe pronto per andare su tutte le piattaforme che non richiedono la toc, che invece creo con pochi clic con Sigili, usabile con win, Mac, linux e del tutto gratuito, tenuto aggiornato e implementato. Sigil offre anche la possibilità di controllare se l’epub è corretto secondo gli standard epub2 e epub3. Il documento uscito con questi tre passaggi che durano pochissimo tempo è un epub a prova di nasi fini. Costo finale zero, perché sono tutti gratuiti.
O.T. l’autore delle due estensioni per libreoffice – funzionano anche su openoffice – è stato uno dei padri di Streetlib, quando aveva il vecchio nome
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Sigil lo conosco di fama. Anche Write2Pub. Da qualche aprte sul blog c’è anche un post dedicato a LibreOffice e all’epub 😉
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Write2epub non è reperibile sul mercato, perché rimanda a dropbox da cui è stato cancellato. Per chi ne volesse una copia basta chiedermelo. Sigil invece è scaricabile . Per me è validisssimo
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write2epub non si riesce più a scaricare, perché la pagina di dropbox è cancellata. Chi ne volesse una copia può chiedermela. Sigil è favoloso
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Eri finito nello spam! Boh!
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lo so. ormai non ci faccio più caso. Grazie a te per avermi tolto
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