Ehi, ma siamo già a Natale?
Sai già che cosa regalerai?
Non lo sai?
Panico da regalo?
Niente paura: ho qui 3 consigli. Ma attenzione. Non aspettarti romanzi o racconti…
Buona visione.
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Si avvicina il Natale e questo è un periodo dove scatta la frenesia del regalo.
Ma cosa regalare a Natale?
Un cotechino?
No. Non posso proporre di regalare un cotechino a Natale perché questo canale, che tu ci creda o no, parla di… libri. E quindi rischierei che un sacco di persone disdica l’iscrizione a questo canale. E nessuno di noi vuole condurre alla rovina il canale di Marco Freccero, non è vero?
Ah.
Marco Freccero sono io.
Ho deciso di proporre 3 libri da regalare a sé, oppure agli altri, in occasione delle festività natalizie. Si tratta di libri che ho letto negli anni scorsi, quindi è inutile che tu ti metta a cercare su questo canale la mia video-recensione.
Perché non c’è.
Il primo è in inglese. Si intitola “Revolution in the valley” l’editore è O’Reilly Media. Il suo autore è Andy Hertzfeld che adesso mi pare sia uno dei dipendenti di punta di Google, ma ha fatto parte del gruppo che ha lavorato al primo Macintosh di Apple. Se quindi sei un appassionato di tecnologia, vuoi migliorare il tuo inglese, e sapere parecchi interessanti aneddoti e retroscena a proposito non solo della costruzione del primo Macintosh, ma anche di Apple, Steve Jobs, e altro ancora, questo libro potrebbe fare il caso tuo.
Il secondo libro che desidero consigliare è “Rock ’n Blog” e il suo autore è Riccardo Scandellari. L’editore è Mondadori.
È un libro dedicato a quanti desiderano lavorare nel campo della comunicazione, del digitale. O meglio: è scritto pensando a tutti coloro che vorrebbero lavorare e sono liberi professionisti (o magari vorrebbero esserlo), ma si rendono conto che ormai nel mondo del lavoro, che è cambiato, non bastano più i curriculum vitae. Bisogna sapersi proporre, occorre creare contenuti di qualità.
A dispetto del titolo, Riccardo Scandellari non desidera vendere l’illusione che tutti diventeremo delle star e guadagneremo a palate, come fanno tamti sedicenti guru del Web. Propone un percorso differente e fatto di buonsenso e umiltà.
Il terzo libro è “quando in Italia si facevano i computer” di Giorgio Garuzzo. È un libro molto interessante che ricorda come questo Paese abbia avuto la possibilità di fare concorrenza alla “Silicon Valley”. In che modo?
Grazie all’imprenditore Adriano Olivetti e al gruppo di lavoro che mise assieme. Poi la sua morte, e l’ottusità sia del sistema politico, che di quello bancario e industriale, agirono con consapevolezza per cancellare dal panorama industriale italiano quella che era un’anomalia da estirpare il prima possibile.
E ci riuscirono.
Giorgio Garuzzo non parla per “sentito dire”, poiché è stato “dentro” la Olivetti, quindi conosce bene che cosa accadde e i motivi che lentamente, condussero il migliore prodotto dell’industria italiana sul viale del tramonto.
Un libro dedicato a quanti desiderano capire perché questo Paese, nel campo dell’innovazione tecnologica, è rimasto così indietro. Così diffidente e impaurito quando sente parlare di tecnologia.
Anche per oggi è tutto. Sono pochi libri, lo so. Ma sono libri che probabilmente pochi altri ti consiglieranno. La particolarità di questo canale è sempre stata questa.
Offrire letture che gli altri non fanno.
Alla prossima e: Non per la gloria, ma per il pane.
Questo Paese non ha avuto la possibilità di fare concorrenza alla “Silicon Valley”, questo Paese ERA la Silicon Valley prima ancora che si parlasse di Silicon Valley.
Per lo meno, così mi raccontano quelli che c’erano… 😦
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verissimo Barbara. Il primo portatile era Olivetti, quando ancora il sistema operativo si caricava con le schede perforate. Il prodotto si chiamava Programma 101 e l’ho anche usato. Ricordo bene quei tempi. Però la visione utopistica di Adriano Olivetti dava molto fastidio ai politici dell’epoca e quindi è stato fatto di tutto per cancellarlo. Qui si parla dei primi anni settanta.
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Roberto Scandellari l’ho incrociato su Twitter, quando lo frequentavo
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Twitter è un po’ come i romanzieri russi, immagino 😃
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più o meno 😀
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Grazie Marco! 🙏
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Grazie a te. È stata un’ottima lettura.
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