2018: le mie letture (per sommi capi)


foto marco freccero

 

di Marco Freccero Pubblicato su YouTube (e su questo blog) il 27 dicembre 2018.

 

Che cosa ho letto in questo 2018?
Una veloce panoramica (tanto tutti quanti avete la testa a capodanno e nessuno guarderà questo video).

Ma puoi comunque iscriverti al mio canale YouTube.

Buona visione.

 

 

Stiamo rotolando verso la fine dell’anno, di questo scoppiettante 2018. Ed è giusto fare un riepilogo veloce e per sommi capi, come dicono quelli bravi, delle letture effettuate da me durante l’anno.

Lo so.
Qualcosa del genere l’ho già fatto nelle settimane scorse; ma proprio allora dissi che sarei tornato per un resoconto più completo. Infatti, eccomi qua.

Ho letto una cinquantina di libri, eppure avevo il desiderio di leggere di meno e non di più. Però se hai un canale YouTube che parla di libri, magari libri di nicchia, ebbene devi per forza leggere.
Quindi è colpa tua, sì, dico proprio a te che stai guardando questo video, se ho letto 50 libri.

Mi auguro che tu senta il dovere di inginocchiarti sui ceci per almeno 10 minuti!

In queste ultime settimane ho letto “Viaggio alla fine del millenio” di Abraham B. Yehoshua. Avevo un po’ abbandonato questo importante scrittore israeliano dopo la mezza delusione de “Il responsabile delle risorse umane”. Ma con questo romanzo il buon Yehoshua torna a ruggire.

Giovanni Testori è la scoperta di questo 2018. Uno scrittore che sembra dimenticato, e di cui ho letto il fondamentale “Il ponte della Ghisolfa” della Feltrinelli. Su questo canale troverai la mia recensione.

“Un altare per la madre” di Ferdinando Camon non mi ha convinto pienamente. Ma ho intenzione di dare un’altra possibilità a questo scrittore.

Bruce Marshall è uno scrittore scozzese che ha avuto un grande successo negli anni Sessanta e Settanta e adesso è dimenticato anche nella sua Patria, la Scozia.
Ho parlato di un suo romanzo: “Candele gialle per Parigi” su questo canale.
Sto terminando di leggere “Il miracolo di padre Malachia” e forse ne parlerò. È uno di quegli autori che mi piacciono non perché sia stato una “fuoriserie” come Tolstoj

Sull’attenti! Ho detto Tolstoj!

o Dostoevskij

Sei sordo? Ho detto Dostoevskij, giù il cappello!

Lo sento molto vicino a me per l’onestà che sgorga dalle sue pagine.

Le mie letture hanno poi toccato Raymond Chandler, Elmore Leonard, Stephen King, Charles Dickens

Quando senti Charles Dickens ti deve sempre inginocchiare, miscredente!

e quel matto di Maurice G. Dantec. Uno scrittore francese nato in una famiglia comunista, convertitosi al cattolicesimo in Canada, e morto praticamente in esilio in quel Paese dopo essersi fatto detestare dal mondo intellettuale francese per le sue posizioni sull’Islam.

E per certe frequentazioni con l’estrema destra francese, anche se lui affermerà in un’intervista di aver commesso un errore, in quel caso. Un bravo autore ma a mio parere troppo prolisso.

Se mi guardo indietro, non solo vedo la mia piccola libreria, ma noto con enorme piacere che leggo quello che voglio, ovviamente, proponendo ancora e sempre letture poco popolari.

Le sirene del successo che prevedono di parlare solo dei libri che vanno di moda, dei libri di cui tutti parlano, non sono riuscite a sedurmi.

Ho parlato per esempio di un saggio di Chesterton su Dickens

Ti sei inginocchiato, questa volta!

e di un libro di Chesterton come “L’osteria volante”.

Di un saggio che getta la luce su Francesco d’Assisi e la storia negata

e di un libro del francese Joris Karl Huysmans: “Controcorrente”.

Di questo sono contento. L’obiettivo di questo canale è sempre stato quello di proporre anche un certo tipo di letture, quelle che di solito non si vedono sugli altri canali Youtube. Perché si tratta di libri o di autori che non hanno avuto il consenso di altri.

Ma hanno comunque qualcosa di interessante da dire.

E per il prossimo anno intendo restare pervicacemente avvinghiato a questa politica.

Da quanto tempo non sentivi “pervicacemente”? E c’è gente che afferma che guardare i video su YouTube non serve a niente!

Alla prossima e: non per la gloria ma per il pane!

 

 

 

10 commenti

  1. Ho seguito l’esempio di Giulia, cominciando a segnarmi le letture del 2018 e ricostruendo faticosamente quelle del 2017. Quest’anno ho letto giocoforza (ti piace questo termine? 😉 secondo me va a braccetto con ‘pervicacemente’) i miei saggi universitari, anzi riletto perché poi ho dovuto anche studiarmeli. Sono riuscita a leggere qualche romanzo, però, tra loro forse uno o due mi hanno davvero catturato.
    Sono del tutto d’accordo sull’obbligo di mettersi in ginocchio con nomi come Dostoevskij e Dickens, infatti ho ancora tutte le ginocchia sbucciate. 🙂 Scherzi a parte, penso di aver letto tutta la loro produzione, a parte Il Circolo Pickwick che mi manca.

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  2. mancando Anobii – mi ero ripromesso di sostituirlo con altro, non riesce a tenere il conto delle letture. Non poche comunque. Comunque diversi autori oi conosco non solo per fama.
    Comunque un bel nucleo di letture per chi vuole seguire le tue orme.
    Buon 2019, Marco

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