Leggere fa bene: meglio cominciare da piccoli!


di Marco Freccero. Pubblicato il 15 febbraio 2019.

 

Qualche giorno fa Elena Ferro mi ha contattato su Facebook per propormi di partecipare a una iniziativa.

In realtà ne aveva già parlato sul suo blog.

Se leggere fa bene…

Di che cosa si tratta è presto detto. Partiamo da un dato: la lettura è bella, e non è mai abbastanza. Non solo: è la lettura che permette di avere una mente più elastica e pronta ad apprendere tutto ciò che di nuovo accade e accadrà nel prossimo futuro in questo Paese.

Si tratta quindi di un “esercizio” (la lettura) che permette di tenere in pugno le redini della propria vita. Di essere i signori della propria vita, senza dover andare a rimorchio di qualcun altro. Mi rendo conto che “andare a rimorchio” per alcuni ha un enorme fascino, e anzi non vedono l’ora di mettersi a disposizione… Tuttavia è più affascinante guidare, che essere guidati.

Meglio cominciare da piccoli

Di certo è meglio cominciare da piccoli a leggere. Ed Elena ha scoperto una iniziativa che ha come destinatari proprio i più piccoli.

Insomma: l’obiettivo è regalare dei libri a bambini o ragazzi che potranno ricevere decine di libri a casa. Sì, decine.

Come funziona?

Basta inviare un libro a un bambino, o bambina o adolescente (massimo 16 anni).

Poi scovare 6 persone interessate a replicare. (Siamo tutti collegati con queste diavolo di reti sociali: 6 persone interessate a spendere 5/10 euro in un libro per un bambino, ci saranno! O no?).

E poi?
E poi queste persone si uniranno all’invio di altri libri.

Per conoscere i dettagli è bene però che io metta il link alla pagina Facebook di Elena Ferro (è lei la mente che ha escogitato tutto questo; o meglio: che mi ha coinvolto).

Niente di difficile.

Per una volta la “Buona lettura” non sarà per noi, che abbiamo divorato centinaia di libri; ma banbini o adolescenti.

Mi raccomando: fatevi sotto.

10 commenti

  1. C’è un problema serio: le poste, ho aderito e lanciato iniziative simili e si sono persi diversi libri,
    tra cui uno inviato da me a Tenar, il cui autore è morto prematuramente ieri e al dolore per ovviamente questo lutto che mi ha sconvolta (scusatemi non volevo rattristare nessuno) si aggiunge il fatto che appunto il suo libro non raggiunse mai Tenar, e si interruppe la bella catena libresca che avevo messo in circolo. e io non l’ho più e me l’aveva dato lui di persona. L’alternativa è la raccomandata: ma costa di più e presuppone andare all’ufficio postale, che a Milano ha code infinite e ahimè impiegati almeno in quello vicino a casa mia, davvero simpaticoni.

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  2. Ciao Marco, che bello che tu abbia fatto di questa iniziativa una specie di meme! In realtà il giochino di Facebook non l’ho ideato io, ma non appena l’ho letto sulla bacheca di una mia collega me ne sono innamorata! Ho subito pensato alla mia nipotina (alla quale avevo regalato un mattonazzo a Natale) e così ho aderito!
    Io ho affidato il mio acquisto a Amazon e so che la bimba cui era rivolto l’ha già ricevuto! Avrei dato qualunque cosa per vedere il suo volto sorpreso! Spero ora che la catena proceda così anche la mia nipotina ne beneficerà. Anche se le catene suscitano sempre un po’ di diffidenza, in realtà questa funziona.
    Fatevi sotto, promotori di letture!
    Grazie Marco, per averla diffusa e per avervi partecipato

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