Pubblicato su YouTube il 21 marzo. Ripubblicato su questo blog nello stesso giorno.
Su YouTube un sacco di gente insegue le visualizzazioni, ma alla fine perde di vista la sola cosa che conta: divertirsi.
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Ci sono diversi modi per gestire un canale YouTube. E l’importante è fare quello che piace.
Ma spesso la scelta dell’argomento, o meglio del libro, ha una evidente conseguenza.
Qualche tempo fa ho parlato del libro “Lo Hobbit” di Tolkien, e in una settimana ha avuto oltre un centinaio di visualizzazioni.
Tolkien è conosciuto, amato, quindi parlare di lui, oppure di Stephen King, garantisce l’attenzione di un sacco di spettatori.
Se al contrario si prova a parlare di un autore poco conosciuto, per esempio Bruce Marshall che nessuno conosce, e il suo libro “Il miracolo di padre Malachia”, con fatica si raggiungono il centinaio di visualizzazioni. Questo aiuta a capire un poco la schizofrenia di YouTube e delle grandi piattaforme che distribuiscono contenuti.
Da una parte dicono: Con noi sarai libero. Perché noi ti mettiamo a disposizione un pubblico smisurato e raggiungerlo è un gioco da ragazzi. Con noi guadagnerai bene e sarai quindi felice.
D’altra parte dimenticano di dire che i grandi numeri si raggiungono solo se si segue il vento. La corrente. Perché se sei un po’ bastian contrario, e per esempio parli di autori sconosciuti oppure poco noti, ti rendi perfettamente conto che una simile scelta non paga.
Non ti porta i grandi numeri che, secondo YouTube, starebbero lì, pronti a farti ricco e felice.
Ma è un errore di valutazione.
Quando pubblichi un video di un autore poco conosciuto, come spesso faccio io, non bisogna mai e poi mai badare a quante visualizzazioni in meno hai ottenuto rispetto a quella volta che hai parlato di King oppure di Tolkien.
Bensì a quelle che comunque ottieni. Quelle, sono il vero oro che il canale riesce a ottenere, perché si tratta di persone davvero curiose, davvero interessate a quello che offri. Non sono come quelle che ti ascoltano solo quando parli dei loro argomenti preferiti.
Come sai il mio canale è dedicato soprattutto ad autori poco noti.
Pochi se ne rendono conto: ma l’editoria, e tutto quello che le ruota attorno, è dominata dalla follia.
Ci sono autori pessimi che vendono tantissimo. E autori pessimi che vendono pochissimo.
Autori grandissimi che vendono a vagonate (per esempio Stephen King).
Autori grandissimi che non vendono nulla.
Autori che per vedere un po’ di successo devono andare all’altro mondo: per esempio Herman Melville, l’autore di “Moby Dick”. Per campare ha dovuto lavorare per anni all’ufficio delle dogane di New York.
Autori che sia da vivi che da morti, vendono tantissimo: come Balzac, oppure Dumas.
Autori che in vita vendono tantissimo e dai loro libri ricavano pure film. Poi muoiono e cadono nel dimenticatoio. Come Bruce Marshall.
Insomma: invece di cercare l’ingrediente segreto per avere il successo, conviene semplicemente fare quello che più piace, e non badare a nient’altro. Forse il successo arriverà, forse no.
Cerca sempre di fare qualcosa che ti piaccia, e non badare alle sirene del successo.
Alla prossima e: Non per la gloria ma per il pane.
Eh sì, è fondamentale fare le cose che amiamo e non le cose che convengono…
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Anche perché in caso contrario, smetti dopo 2 minuti!
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Fare quello che piace è davvero l’unico modo di godersi il viaggio, senza per questo godere meno del traguardo, se arriva… è una situazione win-win. 😉
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Esatto! Anche perché “quel” traguardo probabilmente non arriverà 😉
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E perché non inventi la Mucca Viola? 😉
10 punti in comune tra Tolkien e Bruce Marshall…
Il miracolo di padre Malachia, come un horror di Stephen King…
King, Tolkien e Marshall, se non li conosci tutti…
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GeniA 😃
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Per così poco?! Parli di quello che vuoi tu, ma coinvolgendo quello di cui parlano gli altri. Occhio però a rispettare il titolo. Li devi proprio trovare quei 10 punti in comune. Oppure 5, ma che ci siano. 😉
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Mica facile! 🤨
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Sante parole. L’altro giorno sono incappata in un video YouTube di una tizia che si è ripresa mentre si faceva sistemare i capelli da un parrucchiere vip di Milano presso cui ha speso 3500 euro. Invece di milioni di sberle, ha fatto milioni di visualizzazioni. E noi qui a faticare per fare video in cui passi qualche contenuto… Bizzarrie da mezza età caro Marco
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3500 euro??? Io ne ho speso 15 per farmi tagliare i capelli. Secondo me, la tipa si è fatta fregare 😃
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15 euro? Esoso
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