di Marco Freccero. Pubblicato il 24 luglio 2019.
Già: come vanno le mie letture?
Ecco il mio bilancio di metà anno. Buona visione!
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Te ne sei accorto?
No, dico: te ne sei accorto?
Eravamo a riprenderci dai postumi di Capodanno, e adesso siamo già a metà del 2019.
Forse è tempo di un bilancio. Come stanno andando le mie letture?
Sino a questo momento ho letto circa 22 o 24 libri, adesso di preciso non lo ricordo. Avevo previsto di leggerne 30, e quindi questo traguardo sarà probabilmente travolto.
C’è stato qualche scoperta degna di particolare menzione? Ebbene sì, credo che la scoperta di questo 2019 sia lo scrittore tedesco Werner Bergengruen, di cui ho parlato in 2 occasioni su questo canale.
Per recensire il romanzo “Il grande tiranno”, e i racconti dal titolo “La morte a Reval”. Purtroppo di lui non c’è nulla di recente, a meno che non si vada a cercare sulle bancarelle dei libri usati, ma anche in questo caso temo che la ricerca avrebbe scarso successo.
Lo scrittore scozzese Bruce Marshall fa parte della partita e ho letto 2 romanzi: “A ogni uomo un soldo” (che non sono riuscito a recensire); e “Il miracolo di padre Malachia” di cui invece trovi la recensione su questo canale.
Ho letto “Lo Hobbit”, e prevedo di avvicinarmi anche a “Il signore degli Anelli” prima della fine dell’anno. Ho ritrovato Joris Karl Huysmans e il suo “Nella corrente”. Anche lo statunitense Elmore Leonard, che non delude mai (almeno sino a ora).
Ho letto Balzac e lo straordinario “Il colonnello Chabert”, e pure di lui intendo leggere qualcos’altro, prima della fine dell’anno. Chissà se ci riuscirò. E poi due saggi del grande medievista francese Jacques LeGoff.
Prevedo di leggere almeno un altro Dickens (non si può trascorrere l’anno senza Dickens, giusto?); uno di Stephen King; un altro di Elmore Leonard e se ci riuscirò acquisterò l’ultimo romanzo che mi era sino a ora sfuggito di Bruce Marshall.
Insomma: la carne al fuoco è tanta. Ma il cuoco, cioè io, riuscirà a sopravvivere a questa scorpacciata di letture?
E le tue letture: come stanno andando? Sei soddisfatto?
Alla prossima e: non per la gloria, ma per il pane.
Però, 22 libri in sei mesi non sono pochi, a conti fatti… Oltretutto leggi roba impegnativa, mica romanzetti da quattro soldi. Anch’io in realtà dedico gran parte del tempo libero alla lettura, se non sono distratta da impegni o malumori vari, ma non sempre ho voglia di parlarne nel blog. Per recensire ci vuole una spinta in più, che non dipende dalla qualità o meno della lettura fatta ma da qualcosa che deve prima attecchire dentro e poi lievitare, prendere forma fino quasi al punto di esplodere, diciamo così :-). Ho letto molte cose di Heinrich Böll, negli ultimi dodici mesi (compresa la saggistica), e ho appunti sparsi qua e là da sistemare, ma per ora nessuna voglia di farlo, anche se è un autore che mi ha toccato più volte qualche corda interiore, scompigliandomi non poco. Lo stesso discorso vale per Sylvia Plath, che attende da più di un anno di essere presentata come si deve. Lei mi ha fatto proprio soffrire – non sto scherzando –, e forse per questo l’ho messa temporaneamente in standby. Poi vedremo quando e cosa ne verrà fuori. Sai chi sto perlustrando in questo periodo? Jón Kalman Stefánsson, e devo ammettere che mi sta prendendo parecchio. Una bella sorpresa! (…anche se in realtà se n’è parlato tanto in giro, di questo autore islandese, ma io come al solito arrivo per ultima, e pure me ne compiaccio ;-)):D
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Con Stefánsson sfondi una porta non aperta: ma che non c’è più da un bel pezzo 🙂
Ma pure Böll è una mia vecchia conoscenza. Invece di Sylvia Plath non conosco nulla, ma ne ho sentito parlare parecchio, e sempre bene.
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Plath è meravigliosa, ma non sempre facile da comprendere, da sondare in ogni risvolto (parlo della sua poesia, che si serve di metafore inquietanti e molto potenti). Di Stefànsson sto leggendo Paradiso e inferno, un viaggio sofferto, tremendo e nel contempo umanamente poetico… Bellissimo.
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Bellissimo è il termine esatto 🙂
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le mie letture? Non ho tenuto il conto ma dovrei avvicinarmi a quindici o forse qualcuno di più.
22 o 24 non sono male come letture semestrali
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Eppure avevo deciso di leggere poco, quest’anno…
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se poi decidevi di leggere molto…
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Infatti 🙂
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😀
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Io ho letto diciotto libri finora, ma i tuoi mi sembrano molto più impegnativi. Certo che i mesi volano via, viene quasi l’angoscia a pensarci…
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Sì, ormai il tempo sembra “accelerare”. Boh! Un motivoin più per… leggere! 🙂
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Le mie letture?
Molto bene: all’avventura in cui ho deciso di imbarcarmi cominciando “Il trono di spade”, sto associando un romanzo scritto molto bene e con una storia anomala, abbastanza diversa dalle solite e, perciò, molto apprezzata: “L’ultimo dei Bezuchov”, di un certo Marco Freccero. Conosci?
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Mmmm. No, no, non conosco. 🤓
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Sono a 21 testi letti/studiati, di cui 12 sono romanzi, altri saggistica varia. Quest’anno ho dovuto studiare di più, diciamo, che perdermi in frivolezze… Sto recuperando un pochino in questi ultimi due mesi.
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Un bel numero: complimenti! 🙂
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