Il romanzo incompleto di Fedor Dostoevskij


 

 

di Marco Freccero.
Pubblicato su YouTube 17/12 2020.
Ripubblicato nello stesso giorno su questo blog.

 

 

Ebbene sì, esiste un romanzo incompleto di Fedor Dostoevskij. E oggi ne parliamo un poco.
Buona visione!

 

Oggi parliamo di un romanzo incompleto di Fedor Dostoevskij. Si tratta di Netocka Nezvanova. L’editore è Garzanti, mentre la traduzione è a cura di Igor Sibaldi mentre introduzione e prefazione sono a cura di Fausto Malcovati.

Non è l’unica opera incompleta del buon Fedor: “I fratelli Karamazov” erano l’inizio di un ciclo che doveva andare avanti e arrivare a chissà quali vette.
Ma che senso ha leggere un romanzo incompleto? E perché è incompleto?

L’idea di questo romanzo, narrato in prima persona dalla protagonista, scaturisce dopo la pubblicazione di “Povera gente”, nel 1846. Naturalmente non tutto va liscio come l’olio, e tra ripensamenti e ritardi passa un po’ di tempo prima che le parti di questo romanzo arrivino a essere pubblicate su una rivista.

Si sa: uno scrittore non rispetta mai le scadenze.

Comunque, le prime due parti sono pubblicate, ma poi arriva il 1849. L’anno della catastrofe.

Dostoevskij viene arrestato, imprigionato nella fortezza di San Pietroburgo, condannato a morte, ma la condanna viene commutata in lavori forzati in Siberia. Esce comunque la terza parte, che lui aveva consegnato un mese prima.

Nel 1859 Fedor è tornato finalmente a essere un uomo libero (anche se la polizia zarista lo tiene sotto controllo), e riorganizzando i suoi vecchi lavori ritrova questo romanzo. Gli piace: ma decide di non proseguirlo. Noi quindi leggiamo solo le prime tre parti.

L’interesse per una simile opera sta tutto nel fatto che c’è questa cesura: l’arresto, la condanna, la Siberia. L’essere che torna da questa esperienza è un altro uomo che ha molti punti in comune con quello che aveva iniziato a scrivere questa storia. Ma è anche profondamente diverso. Ormai ha maturato una visione del mondo dove non c’è più posto per Netocka Nezvanova.

Eppure qui ci sono tanti spunti interessanti.

La grande capacità di Fedor di calarsi nella testa della protagonista, vivisezionando impulsi pensieri, è già qui e col tempo si affinerà sempre più. La ritroveremo poi in “Delitto e castigo”.

La sua non comune sensibilità nel raffigurare l’infanzia, i suoi segreti dolori, le umiliazioni subite, è già lì, pronta a spiccare il volo.

È una storia, almeno all’inizio, di miseria, dove Fedor raffigura la vita familiare dilaniata, tra un uomo, un violinista, forse con un grande talento, forse no, ma che non è capacde di disciplina.

E una moglie che in principio crede in lui, nelle sue capacità, per poi ritrovarsi ingabbiata in una vita quotidiana dove lei e solo lei deve lavorare, mentre l’uomo, se la prende con il mondo che non lo comprende, e che celebra il talento (inesistente), degli altri.

Tutto questo, e anche altro, dal punto di vista di una bambina, che poi naturalmente crescerà, e con la forza e la precisione che sono tipici di questo autore russo. Gli ambienti che incontriamo qui, li ritroveremo poi altrove, nel resto della produzione di Fedor. La debolezza, la vigliaccheria, la prosopopea del violinista somo comuni a tanti altri personaggi che troveremo altrove.

Insomma, in questo romanzo incompleto troviamo già quegli “ingredienti” che Fedor userà in seguito con maggiore perizia.

Forse qui manca ancora (ma è solo una supposizione, perché non avendolo completato, non sappiamo cosa Fedor avesse in mente di fare) l’interrogativo che troveremo negli altri grandi romanzi: “Perché la sofferenza dei piccoli, dei bambini”.

È un romanzo da leggere? Di certo aiuta a capire perché Fedor è diventato Dostoevskij. Lui non è davvero nelle “Notti bianche”, ma in “Delitto e castigo”, e qui ci sono atmosfere e “tipi umani” che poi nel resto della sua produzione letteraria incontreremo sovente.

Ma se vuoi avvicinarti a Dostoevskij: probabilmente è meglio virare proprio su “Delitto e castigo”.

Alla prossima e: Non per la gloria, ma per il pane.

9 commenti

  1. Stai focalizzando le tue letture su alcuni specifici autori. Intravedi all’orizzonte qualche new entry, oppure sei nel pieno della fase di approfondimento?

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